CHAT E TACCO 13
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...l'andatura.
Salii le scale, arrivai al mio piano, percorsi il corridoio, raggiunsi la mia aula, feci capolino dalla porta e i ragazzi tacquero all'istante, mi sedetti alla scrivania. Non c'era niente di diverso eppure, tutto mi sembrava cambiato.
Quell'uomo si era insinuato dentro di me e mi assorbiva completamente, privandomi della capacità di
concentrazione. Non conoscevo il suo volto e non gli avevo detto la mia età. Pensavo che sarebbe stato troppo
personale; infondo eravamo soltanto due estranei incontratisi una sera per caso su una chatline, mi sembrava già molto
che conoscessimo le nostre rispettive generalità.
Erano anni che non mi sentivo, così per un uomo, Invece ora era tutto diverso. Ero distratta, inquieta, stralunata. All'ora di pranzo non ero ancora riuscita a relegare quell'uomo in un angolo della memoria. Oddio, ricordo che l'ultima volta che mi ero sentita cosi erano esattamente 8 anni, quattro mesi e tre giorni fa, perché da allora ho smesso di cercare. Il giorno in cui ho commentato quel messaggio, non cercavo un uomo. Allora perché avevo accettato la sua amicizia su facebook? Forse perché in virtuale i rischi erano minimi? Come mai mi sentivo mortalmente delusa all'idea che il suo poteva essere un interesse prettamente amichevole?
Per tutta ... [segue »]
Composto domenica 5 maggio 2013
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