Tenebre
Capitolo: Tenebre 6Scegli la pagina:
...che teneva in auto e poi si addormentò.
La mattina seguente fu destato dal bussare sulla portiera; era un vigile che chiedeva se stesse male, perché erano già le undici di mattina. "No, tutto bene grazie". Rispose Wolff, levandosi bruscamente. "Ora devo ritornare nel Nevada", così accese il motore, riordinò le idee e con calma cominciò ad avviarsi. No, bisognava andare dalla zia per sincerarsi sul suo stato di salute oppure per vedere se era in casa e comunque bisognava verificare che la questione si fosse normalizzata. Giunto nei pressi del palazzo, posteggiò l'auto, salì le scale e, con leggero tremore alle gambe bussò all'uscio; silenzio di tomba, ribussò più forte, ma invano, così aprì la porta con le sue chiavi; "Siamo alle solite" pensò, "l'incubo continua, non c'è nessuno in casa". Controllò in giro per l'appartamento senza riscontrare elementi che testimoniassero la presenza di qualcuno, come per esempio del cibo appena acquistato; magari era uscita apposta per fare la spesa, chi poteva dirlo. Guardò in frigo, le solite poche vivande che aveva riscontrato la sera antecedente, quindi la zia non aveva mangiato nulla, guardò il cestino dei rifiuti ed era vuoto come lo aveva trovato ieri. No... la cosa ... [segue »]
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