Scritto da: lurkene

Tenebre

Capitolo: Tenebre 6

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...sue nocche le andassero a picchiare contro.
Questa era già la seconda stranezza.
Davanti aveva il ragazzo quindicenne, il quale però taceva, allora il visitatore cominciò a parlare; "Scusa se ti disturbo tu devi essere Blessy vero? Io sono della polizia e dovrei farti alcune domande a seguito del vostro viaggio siderale di cinque anni addietro sulla navicella Vegam e niente più, mi stai a sentire vero? Potrei sapere dove sono i tuoi genitori? Non dici niente?"
Il ragazzo era abbastanza inespressivo, dondolava impercettibilmente la testa e aveva lo sguardo vacuo.

In quel momento l'agente Wolff realizzò che il ragazzo era assente, la sua mente era altrove, quindi constatando l'inutilità di proseguire con le domande in quanto il giovane non aveva proferito parola alcuna, se né andò molto costernato, ora nella sua mente si dipanava uno scenario inquietante.
Mentre si allontanava dalla casa Dunlap, lanciava uno sguardo alla finestra che doveva essere la loro perché si sentiva osservato, ebbene tutti e tre della famiglia lo guardavano da dietro i vetri, mentre partiva con la sua auto.
"I furbacchioni", pensava mentre si allontanava da Georgetown, "erano tutti in casa ma facevano i misteriosi".

La domenica mattina aveva luogo una riunione straordinaria all'ufficio ... [segue »]

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