La Bella e la Notte
Capitolo: 5 - Casi della vitaScegli la pagina:
...mi va bene. Me la sono scelta come bussola, vivere la vita a muso duro; una bussola di cui seguo sempre la direzione, senza farmi troppo domande. Il tempo che perderei, ad argomentare quesiti destinati a restare senza uno straccio di risposta, è meglio impiegarlo altrimenti: a medicarmi le ferite aperte dalle botte nei denti, una volta che me le prendo in pieno.
La sfiga gira con il binocolo al collo; se ti cerca, per sfuggirle, devi strisciare ventre a terra, con le foglie in testa per mimetizzarti. E non è detto che basti. Non solo con il binocolo penzoloni al collo; gira anche con l’occhio al cronometro. E’ molto puntuale. Dieci diottrie di vista non le servirebbero a nulla, se non fosse capace di tenere sotto ferreo controllo il tempo, per scattare all’orario giusto, e presentarsi con i fiori in mano all’appuntamento. Con chi?, con il sottoscritto, ad esempio. Il quale, che cafone, era a mani vuote, nell’incontro a tre, con Sfiga e Caramba; neppure una scatola di cioccolatini, per ricambiare l’indesiderata, ma inevitabile, visita del Caso Fortuito. Fatto stà che la congiuntura astrale è buona, la fortuna, sia pure a sprazzi, dà segni di risveglio; un buon ottico,... [segue »]
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