La Bella e la Notte
Capitolo: 5 - Casi della vitaScegli la pagina:
...che ci disegnano i cerchietti, labili anelli che scappano via senza lasciare traccia, scalzati da altri cerchietti, ne scaturisce uno da ciascuna goccia d’acqua. Brutta giornata, di cattivo tempo; ma a me piace. Mi attira, il cattivo tempo. L’aggettivo deteriore è una medaglia al pregio, consegnata tardivamente: il lupo cattivo?, dalla sua stirpe sono discesi cani per ciechi, cani da soccorso, cani da pronto intervento. E’ della bontà che diffido, dell’espressione mite, delle dichiarazioni d’intenti generosi e disinteressati; maschere dietro cui si celano i furbi che ce l’hanno più lungo di tutti gli altri: avete mai visto un lupo cattivo, ma veramente!, che digrigna i denti affilati all’innocente agnellino? Io no; se lo facesse, non sarebbe cattivo: sarebbe, semplicemente, ottuso. L’agnello se la filerebbe a zampe levate, mica se ne starebbe a sentirgli l’alito. E Madre Natura non prevede, nel suo ordine, creature ottuse; e nemmeno cattive, o buone che siano. Queste, della bontà e della cattiveria, sono categorie appartenenti al genere umano, sempre utili alla bisogna: giustificare la propria nefandezza, per scaricarla sul prossimo ...
... com’è che si dice?, che la fortuna è cieca; mentre la sfiga ci vede benissimo. Ho sfiorato la gattabuia, le foto segnaletiche, il rilevamento ... [segue »]
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