Riflessioni sulla storia e sull'istanza esistenziale nella poesia di Pietro Nigro
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...lontananza dalla donna amata non intacca il sentimento sempre presente a sé stesso, pronto, dopo i silenzi dell'assenza, a ricominciare la speranza di una vita. E ancora riemerge la mai sopita ricerca dell'eterno; tuttavia miraggi poetici e ontologici svaniscono presto, quando il vento soffia sul volto granelli di sabbia, per accorgersi che tutto intorno è "deserto".
La complessità della poetica di Nigro è colta da Guido Miano quando afferma che essa raccoglie "l'incalzante interrogativo di tutti i tempi e civiltà, la fidente traslazione spirituale dell'esistere nell'eterno" o quando precisa che la scrittura "nasce in gran parte dai percorsi della memoria, da una visione attiva del paesaggio... com'è realmente nel profondo Sud". Lucio Zinna, a sua volta, sintetizza altri aspetti coniugandoli con l'amaro destino riservato ad una umanità afflitta da troppe involuzioni egocentriche: "Il legame con la terra è tema fondamentale della poesia di Pietro Nigro; esso va a fondersi con un altro tema, costituito dal trascorrere del tempo, dal rimpianto del passato... Il poeta isolano emigrato-immigrato, tra discese e salite che ne scandiscono irregolarmente l'esistenza, resta dimidiato tra luoghi d'origine e luoghi d'elezione. Qualcosa lo spinge a scendere, qualcosa lo spinge a salire, come il diavoletto di Cartesio."
In Alfa ... [segue »]
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