Riflessioni sulla storia e sull'istanza esistenziale nella poesia di Pietro Nigro
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...e Omega del 1998 troviamo dichiarazioni di pensiero positivo che ricapitolano l'avventura umana nel "senso d'una luce vittoriosa che coinvolge il principio e la fine, l'Alfa e l'Omega che giungono ad identificarsi nel plesso morte-vita." (Franco Lanza nella prefazione del libro). Nella lirica che conferisce il titolo a tutta la silloge, l'autore si fa interprete quasi profetico di un futuro riscattato ed affrancato dalle sconfitte umane, futuro prima negato dalla dimora in paludi esistenziali: "... e la memoria si fa presente | immortale memoria che dilata il futuro, | tu mai scomparso, infinitesimale pedina | di un gioco eterno |..." (Alfa e Omega). Giorgio Santangelo, in precedenza, aveva felicemente intuito tali esiti della poesia di Nigro, scrivendo che l'ansia d'eterno del poeta non gli impediva di radicarsi nella storia e nel contemporaneo, acquisendo così anche una tensione umana e civile, che lo portava a trarre dal deserto persino la speranza.
I percorsi esistenziali, filosofici, memoriali, affettivi, che compongono la complessità di una scrittura poetica che abbiano visto intrecciare tra loro articolati motivi d'ispirazione, s'irradiano per gemmazione in nuovi spazi ed orizzonti: al di là di ogni tecnica letteraria o sviluppo contenutistico, resta, alla fine, la fondamentale passione per ... [segue »]
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