Riflessioni sulla storia e sull'istanza esistenziale nella poesia di Pietro Nigro
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...l'uomo, come essere per divenire. È ciò che Pino Amatiello sottolinea nella prefazione di Miraggi: "Il pensiero di Nigro ammette, come quello di Ungaretti, che'la morte si sconta vivendò". Tuttavia, superata questa quasi biblica condanna, risiede nella libertà umana trovare vie d'uscita.
Astronavi dell'anima
da: Astronavi dell'anima, Edizioni Helicon, 2003
Risplende la luce
non agli occhi dell'anima
che ha sguardi rivolti
all'infinito
sfaldata la volta
che schiaccia d'instabili stelle
e si veste della quiete
di un intimo vero.
Prerogativa del corpo
la luce non traccia
linee di conoscenze,
ma ingannevoli miti
d'una logica terrena.
Sospeso il pensiero
penetra l'eterno
astronave dell'anima
e naviga spazi
che sfumano in silenzi d'attesa
dove si fondono
voci d'uomini e di dei.
Occhi di gabbiano
da: Riverberi e 9 canti parigini,
Cenacolo accademico Poeti nella società 2003
Hai riso hai pianto
hai sognato hai sperato
con occhi di gabbiano
hai fissato le porte remote del cielo
hai vagheggiato promesse di un mondo
dove s'annulla il nulla
e il tempo tace.
Non credermi
Non credermi quando ti dico
che si perderanno nel vuoto del tempo
i tuoi aneliti d'infinito.
Non credermi quando ti dico
che i tuoi sospiri planeranno
nelle basse plaghe
di uno sconforto eterno.
Forse il mio grido
è pianto d'impotenza.
Lo saprò solo domani.
Perché, mio Dio
Perché, mio Dio,
un mondo così splendido
non sempre splende agli occhi
di uomini che piangono.
Ma quanto splenda il mondo
mai sapranno
occhi ... [segue »]
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