...al nostro sentire. L'impulso alla vita si trasforma, così, in impulso all'anti-vita, il desiderio in anti-desiderio, l'amore in anti-amore; ciò non deve, tuttavia, stupirci né farci inorridire. Forse tutto appare più chiaro se formuliamo l'ipotesi che l'uomo sia governato dall'essenza di un conflitto che si declina in molteplici conflitti.
• Ipotesi.
Forse che questo non sia il conflitto tra desiderio e fobia del desiderio e forse che non la fobia del desiderio ci serri in una morsa e ci strangoli in questa e non ci consenta di accedere al desiderio senza fobia? Forse che il desiderio non sia desiderio d'amore e che il coinvolgimento nell'amore non rappresenti fonte di timore di per sé e che quindi la fobia del desiderio non prevarichi sull'altro conducendoci all'anti-amore?

In molte occasioni è un aver vissuto l'amore. Vivere l'amore, vivere un amore, ancora un'antinomia, un conflitto. Amo qualcuno o amo l'amore perché questo m'istruisce a saper amare qualcuno? Mi ritorna in mente una conversazione di qualche tempo fa tra me e xyz (lo denomino xyz per indicare un soggetto spazialmente esistenete e definito):
m: "Ma tu, come mi vedi"?
Xyz: "Come ti vedo? Femmina ti vedo"!
M: "Ma dai, non scherzare"!
Xyz: "Non sto scherzando! Ti vedo Femmina, un ... [segue »]

Mariella Buscemi

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