...e commedie, in molte storie di vita vissuta, amore e sofferenza si ritrovano inscindibilmente collegati, quasi a diventare l'uno parte dell'altra, quasi a voler significare che l'esistenza dell'uno sia impossibile da realizzare senza l'altra. Odiare l'amore/ "imbastardire" l'amore, questo è il nuovo titolo dell'opera. Dal tradimento alla pornografia, dall'ossessione per l'altro alla mortificazione-mortiferazione dell'altro, dalla gelosia all'invidia, dalla libertà alla prigionia, forme, queste, di negazione per un possibile abbandono, per esorcizzare la perdita dell'altro. "Abbandono e Perdita sono i padroni temuti dalla dea Sofferenza nel tempio di Amore"! (Cit. Mia, n. D. a.) Abbandono come solitudine o come cedimento dei sensi? Perdita dell'oggetto amato o della propria moralità? Indubbiamente, tutto ciò è contemplato da odio-amore-sofferenza-mancanza.

Mariella Buscemi

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