Io, il calcio, Moggi, Gaucci. Il doping e altre storie
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...dalla figc, avesse avvisato Gaucci con il risultato che i telefoni di tutti, quello dei Tulliani, dei medici, dei massaggiatori, dei dirigenti e dei calciatori improvvisamente divennero muti. Nessuno telefonava più. Un ispettore di Torino mi disse che avevano la certezza della veridicità di quanto da me affermato ma, anche dai pedinamenti, risultatva che tutti gli interessati ed in tutte le città interessate non si parlavano più se non dopo essersi fatti recapitare dei messaggi scritti per poi vedersi di persona. Potenza della politica e del danaro. La mia delusione più grande fù quella di dover dolorasamente constatare come dei calciatori, giovani e con una vita davanti preferissero barattare la propria salute e quella di ignari colleghi per dei soldi. Avevano comprato il loro silenzio.
Quantomeno riuscì a bilanciare questa delusione con il fatto di aver contribuito a far si che una squallida grassa infida persona non si occupasse più di calcio.
Questo, in pratica, è il motivo che mi ha spinto, disgustato, ad uscire da un mondo che non sentivo più mio. Avere la certezza che dal capo alla coda tutto il pesce puzza non è stato certamente bello. Una brutta senzazione l'ho avuta quando mi sono reso conto ... [segue »]
Composto martedì 22 aprile 2014
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