...bisogno di soddisfare la propria vanità professionale e non di aiutare realmente gli individui.
Qui, mi sento di considerare prevenzione alle patologie a carico della psicologia la rieducazione degli individui come prevenzione e risposta al sostegno delle vittime di aggressione sociale e individuale all'interno dei propri spazi vitali. (Scuola, Casa, Lavoro). Dove ci sono delle persone che presentano disturbo della personalità per aggressione diretta di uno o più individui, esiste per forza una condizione di patologia ambientale.
Noi curiamo la vittima e lasciamo libero l'aggressore senza metterlo in terapia.
La sanità moderna solitamente promuove comportamenti che costringono al sonno e all'esclusione tutte le vittime sociali o che hanno vissuto un dramma e non insegnano a ritornare all'interno del contesto sociale da protagonisti del loro vivere, lasciando che le essi subiscano in modo passivo il loro esistere senza tutelare il loro diritto alla libertà e alla condizione di essere rispettati per i loro limiti se li hanno. Il "pazzo" non ha diritti civili. Non ha libertà di espressione ed è fuori da ogni contesto senza possibilità di completo recupero. Lo escludiamo.
Creiamo svuotandoli, degli automi senza speranza che attendono la morte come pretesto di fuga da una realtà che si trasforma ... [segue »]

Francesca Genna

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