Ketty e il problema
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...paese grigio, con la piazza nebbiosa. Portoni chiusi. Finestre con vecchie inferriate. Non si vede nessuno in giro.
La casa di Ketty con tutte le finestre chiuse, sembra abbandonata. Unico segno di vita, un lanternino acceso davanti alla porta. I gatti corrono a nascondersi in fondo al giardino. Venere brilla bianca nel cielo serale.
Suono il campanello attaccato al pilastro e resto in una attesa lunghissima. Il cortile deserto finisce nei campi grigi. Un'imposta sbatte al piano superiore. Finalmente la porta si apre e Ketty appare seria e dimagrita.
"Ciao. Come stai?"
Nessuna risposta.
"Hai un'imposta che sbatte là in alto" l'avverto.
"Strano. Non vado mai in soffitta..."
Attraversiamo il salotto semibuio con il pavimento a scacchi bianchi e neri. C'è umidità e gelo. Entriamo in cucina dove c'è odore di stantio e caffè. Una stufa cilindrica riscalda l'ambiente. Ketty mi invita a sedermi e mi chiede: "Sai mantenere un segreto?"
"Sono un affossatore di segreti."
"In questa casa ci sono... gli spiriti."
"Come fai a saperlo?"
La ragazza apre lo sportello della stufa e aggiunge altra legna.
"Alle cinque di mattina il campanello di casa ha suonato, ma non c'era nessuno. E ha suonato ancora ieri alla stessa ora... l'ora che è ... [segue »]
Composto giovedì 30 novembre 2006
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