Assassinio nel tempo
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...benissimo che mi saresti mancata. Sapevo che saresti venuta".
Maris la ragazza, indossa un abito lungo e attillato. Gli sfiora il viso con un bacio leggero e si siede su una poltrona di pelle, gambe accavallate. Tutti gli sguardi sono puntati su di lei così affascinante e così provocante: è la settima. Tra frivolezze di ogni genere passano così alcune ore dando fondo ad alcune bottiglie. Un orologio da tavolo don carillon batte i rintocchi della mezzanotte. Tutti in silenzio si alzano e si dirigono in una stanza. La finestra è chiusa e il pesante tendaggio è accostato per non far filtrare la luce di fuori. Un tavolo rotondo al centro una candela rossa che spande la sua luce fioca e con sette sedie disposte intorno. Si siedono, le tre donne intercalate con gli uomini. Il padrone di casa ha di fronte a se la baronessa, a destra un uomo e alla sua sinistra Maris. Sono tutti seduti e ombre spettrali sembrano danzare sulle pareti. Un silenzio pesante grava sui presenti. Gli sguardi sono tutti diretti al centro del tavolo verso il disegno di una croce bianca che sembra spostarsi assumendo una forma diversa dissolvendosi. I respiri si fanno più ... [segue »]
Composto sabato 11 maggio 1968
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