Frasi umoristiche Barzellette migliori


Scritta da: Cheope
in Umorismo (Barzellette)
In mare, nel corso di una notte buia e senza luna, una motovedetta dei carabinieri avvista una luce di fronte a se in rapido avvicinamento. I carabinieri, prontamente, con il faro di segnalazione in linguaggio morse intimano: "virate dalla nostra rotta!" La risposta, sempre in
segnali luminosi morse, è immediata: "virate voi!" Sorpresi dalla risposta, i carabinieri ripetono l'intimazione: "siamo una motovedetta dei carabinieri, virate dalla nostra rotta!" La risposta è di nuovo la stessa: "virate voi!" La comunicazione luminosa si fa serrata. "Sono il maresciallo de Pasquale, della motovedetta dei carabinieri, virate dalla nostra rotta!"
la risposta è ancora quella: "virate voi!" Il tenente decide di prendere in mano la situazione: "sono il tenente lo Murno, comandante della motovedetta dei carabinieri, se non virate dalla nostra rotta apriamo il fuoco!" A questo punto la risposta cambia: "sono Giuseppe, il guardiano del faro, fate un po' come vi pare!"
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Umorismo (Barzellette)
    Un ladro entra in una casa e mentre si aggira sente una voce che fa: "Attento. Dio ti guarda!"
    Il ladro è spaventato... suda freddo... ma poi continua e, dopo un po', risente: "Attento Dio ti guarda!". Ad un certo punto vede una sagoma... è una gabbia... il ladro si avvicina e dentro c'è un pappagallo... il ladro gli chiede: "come ti chiami schifoso d'un pennuto?!"
    "Mi chiamo Clodoaldo".
    "Ma che nome del cavolo ti ritrovi?! Chi è l'idiota che ti ha chiamato così?!"
    "Lo stesso idiota che ha chiamato Dio il Pitbull!"
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      Scritta da: Edoardo Grimoldi
      in Umorismo (Barzellette)
      Un tale ha la spiacevole sorpresa di trovare la propria auto, parcheggiata sotto casa, con una vistosa ammaccatura. Nel vedere un biglietto infilato sotto il tergicristallo si rincuora, poi lo legge. C'è scritto: "Gentile signore, purtroppo nell'uscire dal parcheggio, ho urtato la sua macchina danneggiandola. La gente che mi osserva pensa che ora io stia scrivendo le mie generalità, come sarebbe di rigore in questi casi. Ma non mi sogno nemmeno di farlo. Buona giornata!"
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        Scritta da: Edoardo Grimoldi
        in Umorismo (Barzellette)
        Tre esploratori si perdono in Africa.
        Vengono trovati da una tribù di cannibali, villosi e virosi, che li ingabbia.
        Dopo qualche ora viene fatto uscire uno di loro e viene portato al capo.
        Il capo gli intima una scelta: "Buba o morte?". L'esploratore ci pensa un po' non sapendo cosa fosse buba, ma pur di non morire risponde deciso: "Buba". Allora gli indigeni lo legano per il davanti ad un palo e uno dopo l'altro tutto il villaggio abusa di lui. Quando viene ricondotto alla gabbia è stordito e dolorante. Ripete solamente con voce roca: "Buba no! Buba no!"
        Il secondo, davanti al capo, si comporta allo stesso modo del primo.
        Dopodiché torna anche lui tutto traumatizzato in gabbia ripetendo le parole dell'altro disgraziato.
        Il terzo, al cospetto del capo, intimorito dalle condizione degli altri due, si appresta ad una difficile decisione e risponde morte.
        Il capo stupito: "Morte? Va bene, ma prima un po' di buba!"
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          Scritta da: Lucio Dusso
          in Umorismo (Barzellette)
          Una zebra approda in una fattoria italiana e inizia un giro di visite per conoscere la realtà europea. E così, girando nei campi, incontra tutti gli animali della fattoria e si presenta.
          - Piacere sono la zebra e vengo dall'Africa, e tu chi sei, che fai?
          - Piacere, io sono il maiale, mangio e bevo e il mio padrone alla fine mi usa per fare prosciutti e salami.
          - Piacere, io sono la mucca, il mio padrone mi munge e io gli dò il latte.
          - Piacere nostro, siamo le galline, mangiamo e beviamo e diamo le uova al nostro padrone.
          - Piacere sono il cavallo, mangio e bevo e tiro il carro per il mio padrone.
          Poi la zebra vede un animale tutto solo, chiuso e legato in una stalla e così gli si avvicina.
          - Piacere sono la zebra e vengo dall'Africa, tu chi sei, cosa fai?
          - Piacere mio zebra, io sono il toro, mangio e bevo...
          - Ma tu, non sai fare nulla? Per questo sei solo e legato in questa stalla?
          E il toro:
          - Ahoo, capace a far nulla? Togliti il pigiama che ti faccio vedere io...
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            Scritta da: Fausto Feltrinelli
            in Umorismo (Barzellette)
            Una anziana pensionata abitava al terzo piano in via Filzi a Milano, per far quadrare il bilancio della sola misera pensione, nei vasi sul poggiolo aveva piantato dei cavoli invece dei fiori, una mattina annaffiandoli gli cadde dell'acqua sul marciapiedi sottostante, e subito salirono due guardie municipali per la contravvenzione, ma appena aperta la porta e notando gli intervenuti lei meravigliata asclamò: Non avrei mai immaginato che annaffiando i cavoli venissero su i vigili!
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