Barzellette


Scritta da: Cheope
in Umorismo (Barzellette)
Un turista prende un treno notturno e chiede all'addetto di svegliarlo prima che il treno arrivi alla stazione dove deve scendere. Si addormenta e quando la mattina seguente si sveglia si accorge che il treno ha superato di gran lunga la sua destinazione. Si arrabbia moltissimo e chiama l'addetto per dirgli tutto quello che pensa di lui. L'addetto non apre bocca fino a quando il passeggero non ha finito e poi commenta: "signore, lei è davvero arrabbiatissimo, ma avrebbe dovuto vedere l'uomo che ho fatto scendere alla sua stazione. Lui sì che era violento!"
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    Scritta da: Cheope
    in Umorismo (Barzellette)
    Roma. Una persona sta parcheggiando quando un vigile gli si avvicina: "lei non può parcheggiare qui".
    L'autista, per niente sorpreso, risponde: "lo so che è riservato per chi abita qui, ma ho il permesso. Abito qui". "No, no, non mi interessa, lei qui non parcheggia!" "Ma sta scherzando? Ho tutti i documenti per circolare. Assicurazione pagata, mai avuto una multa, permesso di posteggio qui e lei mi dice che non posso parcheggiare qui?" "Le ripeto che qui non può parcheggiare". "Ma si può sapere perché?" "Ma non li legge i giornali? Passeranno di qui moltissimi politici tra cui Occhetto, Andreotti, Craxi, Spadolini, Ferri"... "Oh, capisco, ma non si preoccupi, ho l'antifurto".
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      Scritta da: Cheope
      in Umorismo (Barzellette)
      Signore, io potrei venderle il cranio di Dante per solo 10.000 euro!" "Veramente mi sembra un po' caro! E poi chi mi assicura che sia proprio il teschio di Dante? Non avete qualcosa di più economico?" "Ci sarebbe questo piccolo teschio per solo l.500 euro!" "E di chi è?" "Ma di Dante quando era bambino, ovviamente!"
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        Scritta da: Cheope
        in Umorismo (Barzellette)
        Un passeggero nel taxi tocca la spalla del tassista per chiedergli qualcosa. Il tassista fa un grido strepitoso, perde il controllo della vettura, manca per poco un pullman, sbatte contro un marciapiede e si ferma a pochi centimetri da una vetrina. Ci sono un paio di secondi di silenzio totale, e poi il tassista dice: "la prego non lo faccia mai più. Mi ha spaventato a morte!" Il passeggero si scusa e dice:
        "non immaginavo che lei si sarebbe spaventato così semplicemente toccandole una spalla!" "Vabbè non è proprio colpa sua, ma oggi è il mio primo giorno di lavoro come tassista e sa, negli ultimi 25 anni guidavo un carro funebre".
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