Scritta da: Ruggero Raba
in Umorismo (Note Disciplinari)
Gli alunni mentre il professore era fuori gli rubano il cellulare e prendendosi il numero, lo chiamano al suo rientro fingendo di essere la sua famiglia.
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Gli alunni mentre il professore era fuori gli rubano il cellulare e prendendosi il numero, lo chiamano al suo rientro fingendo di essere la sua famiglia.
L'alunno D. P., convinto sostenitore della reincarnazione, afferma di poter evitare di prestare attenzione alle lezioni perché le ha già seguite nella vita precedente ma al momento della verifica orale non è in grado di rispondere alle domande.
Federico B. minaccia l'insegnante di inglese urlandogli "mo te do' du pizze!" la quale lo riscrive per intero sul registro di classe.
L'alunna Eleonora persevera nel dire che "Beatrice non voleva darla a Dante perché quest'ultimo puzzava".
L'alunno D., durante la versione in classe, si addormenta russando rumorosamente. Al risveglio si giustifica dicendo che nessun compagno ancora era in grado di passargliela perché la sottoscritta passava troppo spesso tra i banchi.
L. F. e C. R. chiedono di andare in bagno. Accordo, ingenuamente, il permesso. Dopo minuti venti passati, mi appresto a cercarli in corridoio. Poco dopo, sento le voci dei due alunni arrivare dal microfono nell'ufficio del preside, amplificate per tutto l'istituto, urlanti "Udite, udite, il duce è morto! Gli studenti sono liberi di fare ciò che vogliono della prigione (riferendosi alla scuola)". Sospendo gli alunni per giorni 7.
Durante la lezione di filosofia, l'alunno L. starnutisce ripetutamente; dopo avergli chiesto come sta, mi sento rispondere "mi scusi, sono solo allergico alle cazzate", con evidente allusione alla filosofia protagorea, argomento della lezione. Chiedo l'immediata sospensione.
Durante l'ora di matematica l'alunno L. B., convinto di essere lo Chef Tony, tira fuori un coltello e trita il registro e alcuni quaderni.
Richiesta sospensione.
L'alunno M. G. ruba il cellulare della prof.ssa di Algebra e lo utilizza per chiamare una pizzeria e ordinare pizze per tutta la classe, usando il nome e cognome della stessa. Chiedo ai genitori di ripagare le pizze che alla fine la professoressa ha pagato.
L'alunno M. G. viene sorpreso nello spogliatoio femminile della palestra. Si giustifica dicendo di essere in missione segreta per conto di non so quale regina e invitandomi al silenzio in cambio della libertà del mio gatto. Premetto che non ho un gatto. Dopo un consulto con gli altri docenti, ci siamo limitati solo a richiamarlo con una nota per la fantasia con la quale ha inventato la scusa.