Scritta da: Giuseppe Acciaro
in Umorismo (Satira)
"Onorevole Bernini, è ancora convinta che sia necessario varare una legge sulle intercettazioni?"
"Quam primum. È improcrastinabile, per consentire ai cittadini, e soprattutto a chi riveste una carica importante, di esprimersi a proprio piacimento, senza odiose e invereconde costrizioni che ne limitino le possibilità dialettiche e la gioia di svincolate interazioni. Attenzione, che agendo altrimenti si paventa il rischio di inerpicarsi lungo sentieri giuridici irti e tortuosi, Percepisco un tetro clima di aberrante sospetto, teso a minare la sfera individuale, ad opprimere la fluidità di una spontanea comunicazione. Temo, e già ne avverto forte il sentore, nuovi acri illeciti giudiziari, contro i quali ci stiamo battendo alacremente, impavidi e lucidi nella nostra azione collettiva... Ma cos'ha? La vedo pallido... Lei sta barcollando..."
"Mi scusi, onorevole Bernini, le dispiace se riprendiamo domani l'intervista? Ho bisogno di prendere qualcosa di tonico."
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