Satira


in Umorismo (Satira)
Sono tifoso dell'Inter da quando sono nato. Quando l'Inter non vinceva tutti la prendevano in giro perché "Non vinceva mai", loro felici ed io rosicone. Ora che vince tutti la odiano, io felice e loro rosiconi. Cosa preferisco? Secondo te brutto idiota?
Composta lunedì 22 febbraio 2010
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    Scritta da: Giuseppe Acciaro
    in Umorismo (Satira)
    "Fabio Volo, lei ha già scritto un altro libro..."
    "Già, ho una mente molto fertile. La mia ultima fatica si intitola "Che Ore Sono?", e parla di un trentottenne in crisi. Le leggo l'incipit. Faccia bene attenzione al ritmo e ai concetti che esprimo".
    "D'accordo, legga pure".
    "Stamattina mi fa male la testa... Ho dormito malissimo, non dovevo bere tutto quel whisky... la colpa è di Giovanna che mi ha lasciato, ma forse dovrei consolarmi con Patrizia... Chi sarà la prossima? Ma soprattutto chi sono io? Cosa voglio adesso? Cosa cerco? Mi viene voglia di partire per l'Alaska... o forse no... e il mio lavoro mi piace? Ma soprattutto che ore sono? Io credo... Ma cosa fa? Non mi ascolta? Sta leggendo un fumetto della Lanciostory."
    "Eh sì, preferisco letture meno impegnative. Il suo modo di scrivere è troppo complesso".
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      Scritta da: Giuseppe Acciaro
      in Umorismo (Satira)
      Festival di Sanremo 2036. Pippo Baudo, sorretto da quattro valletti, raggiunge il centro del primo palco, i capelli del conduttore sono di un arancione fosforescente. Sul secondo palco viene trasportato con delle carrucole Maurizio Costanzo, che si rivolge ad uno del pubblico che gli chiede di alzare la voce. "Non sente? Segua il labiale!" Risponde Costanzo. Le luci sono abbaglianti, i cantanti in gara sembrano frastornati. Entra Pupo, che ha appena pubblicato un cofanetto di 13 CD di soli inediti. Pippo Baudo ha un mancamento, mentre Costanzo crolla su uno dei gradini.
      "Non mollare Pippo, ricordati che siamo noi la televisione..." ansima Costanzo, mentre Pupo comincia a cantare con un filo di voce. Vittorio Sgarbi sta intanto inveendo contro il pubblico. L'ex critico d'arte, ora cabarettista in un locale di infimo ordine nell'entroterra lucano, ma richiamato recentemente in televisione da Barbara D'Urso, si lamenta per non essere stato accolto con un'ovazione e si passa la mano sui sei capelli bianchi che gli sono rimasti. Pupo finisce di cantare poi sviene.
      La trasmissione viene interrotta. Va in onda un vecchio filmato dei Doors che eseguono "The End".
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        Scritta da: Giuseppe Acciaro
        in Umorismo (Satira)
        Il principe Emanuele Filiberto sta passeggiando sulla spiaggia di Sanremo. Ha chiesto a sua madre, che lo aspetta sul lungomare, il permesso di stare mezz'ora da solo.
        "Non sono stato capito, ecco! Ho cantato un pezzo che nemmeno John Lennon e Paul McCartney sarebbero stati in grado di scrivere! Io, ecco io, sento qualcosa che mi brucia dentro, che va oltre il sacro fuoco dell'arte. La mia è come una missione divina; creo per rendere felice il prossimo", dice tra sé e sé il principe, spalancando le braccia e fissando l'orizzonte.
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          Scritta da: Giuseppe Acciaro
          in Umorismo (Satira)
          Festival di Cannes 2014. Claudio Amendola è presente per promuovere l'ultimo film di Muccino, "Ricominciamo a Baciarci", dove è uno dei protagonisti. Amendola scende dalla sua auto, ma si accorge subito che le donne presenti rivolgono la loro attenzione verso altri attori che sono appena arrivati, come Johnny Depp, Brad Pitt e George Clooney.
          Amendola è perplesso.
          "Ma che ci troveranno le donne in quelli là? Saranno state pagate dagli americani per comportarsi così. Avevano paura che io facessi sfigurare i loro attori".
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            Scritta da: Giuseppe Acciaro
            in Umorismo (Satira)
            Qualche giorno prima della sua scomparsa il grande regista Billy Wilder ha menzionato Diego Abatantuono. "Ho visto almeno una ventina di volte "Eccezziunale Veramente" e "Attila Flagello di Dio". Il mio più grande rimpianto è quello di non aver mai lavorato con un artista di tale levatura. Ho diretto Fred Mc Murray, Jack Lemmon, Walter Matthau, ma non ho avuto il privilegio di fare un film con lui".
            Persino Al Pacino si è espresso su Diego Abatantuono.
            "Quando recita ti trasporta in un'altra dimensione, tutto diventa magico, intenso. Io al suo confronto sono un semplice figurante".
            Chiudiamo con Robert de Niro.
            "Andrò al più presto in Italia per prendere lezioni di recitazione dall'immenso Abatantuono e correggere così i miei difetti di impostazione".
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              Scritta da: Giuseppe Acciaro
              in Umorismo (Satira)
              Gianluca Grignani è circondato da un gruppo di fans.
              "Gianluca come componi la parte musicale?", chiede uno di questi al cantante.
              "Bella domanda... mi viene d'istinto insieme al testo. La melodia e l'armonia sono del tutto estemporanee. Registro la prima versione che poi sarà quella definitiva. Io non mi preoccupo della coerenza stilistica, di sviluppare un tema principale: le mie sono casual songs".
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                Scritta da: Violina Sirola
                in Umorismo (Satira)
                Teoria
                l'origine della parola
                Alla base della mia teoria mito, fede e scienza si fondono!
                Sono partita dall'osservazione che l'uomo si distingue dall'animale per l'uso della parola; con l'eccezione del pappagallo e del merlo indiano.
                Nel mio ragionamento scienza e fede si fondono, la fede viene dopo, mentre è accertata la somiglianza tra l'uomo e la scimmia. Meglio il gorilla.
                Il gorilla non parla, la sirena canta!

                La mia teoria è anticipata da Dante, padre della lingua nel sonetto:
                Tanto gentile e tanto onesta pare
                la donna mia quand'ella altrui saluta
                ch'ogne lingua deven "tremando muta". Mi fermo a "muta" e cerco di capire: l'uomo era ancora balbuziente quando Eva chiese la mela e Omero cantò col canto delle sue sirene.
                Dio sa come, tra un gorilla un uccello e una sirena, sia avvenuto il contatto.

                Fu, nella notte dei tempi.
                Una meteora attraversò la nostra atmosfera e cadde: parte nell'Egeo, parte sulle tamerici salmastre.
                La meteora trasportava un uccello e una sirena, provenienti da un'altra galassia.

                La sirena si tuffò nell'azzurro
                mare, mentre il passero volò
                solitario
                sulle salmastre tamerici.

                La sirena sfiorava con i tondi
                seni
                la cresta dell'onda, poi
                si lasciava andare, languida
                tra la bianca schiuma e col canto
                turbava
                l'uccello solitario.

                Fu un caso
                un'attesa, un messaggio divino
                l'uccello volò, sempre
                più giù.

                Esigenza vitale, la sirena
                squamò e l'uccello
                incominciò a balbettare
                l'appassionato canto
                astrale.

                Quella del merlo indiano è un'altra storia.
                Non per niente, si dice: fa l'indiano.
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