È un romanzo.
Se me lo permetti, ti consiglio di leggerlo.
Purtroppo non è più in mio possesso.
Questo succede quando i librisi si danno in prestito
e non trovono più la strada del ritorno.
Arrivederci :)
11 anni e 3 mesi fa
Risposte successive (al momento 11) di altri utenti.
Svegliatevi poeti spegnete la tivvù
vi hanno abbastanza offesi nessuno qui vi crede più.
Se tutta quella splendida sincerità, sfuma...
e se poi l’ironia con la volgarità, non fa rima
voi non tacete non vi rassegnate
non v’inchinate mai non vi vendete
se resterete vivi, solo non sarò: io no!
Il tempo si è concesso
all’ultimo fast-food in nome del progresso
coca-cola, un dio sei tu
eccovi qui anche voi in orario,
eccovi qui mezze verità,
eccovi qui scoloriti e stanchi
assenti più che mai
voi prìncipi voi eroi voi santi!
Sei già vita pianificata
omologata e sterile perciò
trasgenica mania clonare una poesia
per non doverla scrivere mai più!
E tu respiri a stento
quel sentimento lo hai respinto ormai
per essere il bancario che ora sei
perché poi cancellasti quel tramonto
la voglia di un bicchiere in compagnia
perché sei sempre il solito scontento: perché!
Io giurerei che c’eri, forse mi sbaglierò
l’odore dei poeti non credo che lo scorderò.
Eccoti qui scalzo e spettinato
modi da re, grande umanità
eccoti qui che schiaffeggi il mondo
perché sei ancora tu, soltanto e solo tu: il verbo!
Sei già perfezione assoluta perché poni l’accento dove vuoi.
Nell’universo sei, spettatore attento tu
perché il pensiero non si perda più...
così, quando incontri i poeti
confidagli le pene e i mali tuoi
tu puoi affidargli l’anima lo sai
per tramandare ai figli dei tuoi figli
l’essenza della tua esistenza e poi
perché un altro poeta si risvegli: e ti svegli
R"0"
(Nullius buoni sine socio iucunda possessio est).
Nessuna cosa è bella da possedere
se non si hanno amici con cui condividerla. L.A.Seneca
Ciao!
13 anni e 7 mesi fa
Risposte successive (al momento 3) di altri utenti.
Qualsiasi ricercatore spirituale è alla ricerca
della propria Pace e della propria beatitudine;
poca differenza farà se una volta raggiunta la meta
la strada percorsa è stata questa o quella dottrina,
se ci siamo giunti con l’aiuto di questo
o di quel Maestro. Ormai siamo ben consapevoli
che l’unica verità la possiamo contemplare
solo dentro noi stessi.
Non esiste una verità unica, un'unica via dello Spirito,
ma ne esistono almeno 7 miliardi,
una per ogni uomo sulla terre,
allo stesso tempo però i 7 miliardi di verità
sono unificati da una direzione comune
evidente e incredibilmente semplice!
11 anni e 3 mesi fa
Risposte successive (al momento 1) di altri utenti.
Cara Franca, per Par Condicio,
parliamo anche della violenza che ogni anno
50mila uomini italiani, subiscono
per mano di mogli o compagne, soprattutto
in fase pre o post separazione
e quando ci sono di mezzo i figli.
~ ~ ~
Come risulta da un'indagine condotta dall'associazione, monitorando circa 27mila uomini-padri, separati o separandi che si sono rivolti allo sportello di ascolto Gesef, "il fenomeno della vi0lenza sugli uomini è tutt'altro che marginale", anche se "gli episodi di lieve e media gravità - emerge dalla ricerca - non vengono percepiti dai soggetti come reat0: pertanto non vengono mai denunciati, e solo raramente rivelati ad amici o familiari. Soprattutto perchè fra gli uomini prevale un sentimento di vergogna e umiliazione, nonché il dubbio di non essere creduti".
Per questo solo il 5% degli episodi di maggiore gravità viene denunciato alla autorità pubblica, in particolare nella fase di crisi della coppia o dopo la separazione. Denunce spesso ritirate per arginare la conflittualità della controparte o che finiscono nel calderone del giudizio di separazione. Fra gli episodi di maltrattamenti fisici riferiti dagli uomini, si va dagli spintoni e strattonamenti (subiti dal 93% degli uomini durante la convivenza e dal 34% dopo la separazione), a schiaffi, pugni e calci (subiti dal 56% durante la convivenza e dal 23% post separazione), fino al tentativo di s0ff0camento, usti0ne, avv*elenament0, lesi0ne ai genitali o investimento con l'auto (subiti dal 20% degli uomini) o alle ferite con corpo contundente, c0ltell0 o forbici che hanno richiesto l'intervento sanitario (15%).
Ma la violenza psicologica - secondo il presidente del Gesef - è la più "pesante" da sopportare per gli uomini. Una vi0lenza che, durante la convivenza "viene percepita dalla maggior parte dei soggetti - emerge dallo studio - come lesiva della dignità personale e del ruolo familiare. Mentre dopo la separazione, la vi0lenza subita è identificata principalmente come stato di perenne tensione vendi*cativa/dis*truttiva, ovvero uno strumento per corrodere la propria relazione con i figli". E anche "il 'm0bbing giudiziario' diventa una strategia di 'b0mbardamento per procura'. In questi casi, gli uomini arrivano spesso a sviluppare stati di profonda ang0scia, arrivando a non aprire più la cassetta della posta o a non rispondere al campanello nel timore di vedersi recapitare ulteriori ingiunzioni". Fra le vi0lenze psicologiche, al primo posto figurano 'le azioni o minacce di azioni finalizzate a togliere i figli' riferite da ben l'89% degli uomini-padri, dopo la separazione. La stessa percentuale denuncia diffamazioni, ingiurie, umiliazioni e offese; seguite (con l'87%) da critiche e denigrazione sistematica sulle capacità genitoriali e l'educazione dei figli. Ma non mancano episodi di stal*king, sia durante la convivenza (23%) che dopo la separazione (42%), e min*acce di sui*cidi0 o di far male ai figli.
E ancora: vi0lenza sessuale, un fenomeno fra i più sconosciuti alle cronache, ma che riguarda "tutti quei processi o episodi che producono effetti devastanti sulla personalità e nell’ambito psic0-fisico dell’uomo vittima, equiparabili e talora superiori a quelli dello stupr0 subito dalla donna", spiega la ricerca. Si va dal rifiuto sistematico e prolungato del rapporto ses*suale da parte della donna, riferito dal 68% degli uomini, ai casi in cui le donne denunciano strumentalmente di aver subito m0lestia o vi0lenza o denunciano abusi ses*suali sui figli (con percentuali del 33%). Infine: la vi0lenza economica. Durante la convivenza, in oltre 1/3 dei casi si verifica una resistenza della partner lavoratrice retribuita alla condivisione delle spese per la casa e il mantenimento dei figli, che incidono perlopiù sul reddito del soggetto vittima. Percentuale che dopo la separazione aumenta al 79%. Fra gli altri comportamenti: la sottrazione di fondi bancari cointestati (denunciata nel 60% dei casi durante la convivenza) o di beni e oggetti di comune proprietà (67%), fino al ri*catt0 economico, ovvero la possibilità di frequentare i figli in cambio di una somma più consistente di denaro per il loro mantenimento.
Ciao
11 anni e 4 mesi fa
Risposte successive (al momento 2) di altri utenti.
Ciao Flavia :))
Il Giuramento
Mondadori
È un romanzo.
Se me lo permetti, ti consiglio di leggerlo.
Purtroppo non è più in mio possesso.
Questo succede quando i librisi si danno in prestito
e non trovono più la strada del ritorno.
Arrivederci :)
Svegliatevi poeti spegnete la tivvù
vi hanno abbastanza offesi nessuno qui vi crede più.
Se tutta quella splendida sincerità, sfuma...
e se poi l’ironia con la volgarità, non fa rima
voi non tacete non vi rassegnate
non v’inchinate mai non vi vendete
se resterete vivi, solo non sarò: io no!
Il tempo si è concesso
all’ultimo fast-food in nome del progresso
coca-cola, un dio sei tu
eccovi qui anche voi in orario,
eccovi qui mezze verità,
eccovi qui scoloriti e stanchi
assenti più che mai
voi prìncipi voi eroi voi santi!
Sei già vita pianificata
omologata e sterile perciò
trasgenica mania clonare una poesia
per non doverla scrivere mai più!
E tu respiri a stento
quel sentimento lo hai respinto ormai
per essere il bancario che ora sei
perché poi cancellasti quel tramonto
la voglia di un bicchiere in compagnia
perché sei sempre il solito scontento: perché!
Io giurerei che c’eri, forse mi sbaglierò
l’odore dei poeti non credo che lo scorderò.
Eccoti qui scalzo e spettinato
modi da re, grande umanità
eccoti qui che schiaffeggi il mondo
perché sei ancora tu, soltanto e solo tu: il verbo!
Sei già perfezione assoluta perché poni l’accento dove vuoi.
Nell’universo sei, spettatore attento tu
perché il pensiero non si perda più...
così, quando incontri i poeti
confidagli le pene e i mali tuoi
tu puoi affidargli l’anima lo sai
per tramandare ai figli dei tuoi figli
l’essenza della tua esistenza e poi
perché un altro poeta si risvegli: e ti svegli
R"0"
(Nullius buoni sine socio iucunda possessio est).
Nessuna cosa è bella da possedere
se non si hanno amici con cui condividerla.
L.A.Seneca
Ciao!
della propria Pace e della propria beatitudine;
poca differenza farà se una volta raggiunta la meta
la strada percorsa è stata questa o quella dottrina,
se ci siamo giunti con l’aiuto di questo
o di quel Maestro. Ormai siamo ben consapevoli
che l’unica verità la possiamo contemplare
solo dentro noi stessi.
Non esiste una verità unica, un'unica via dello Spirito,
ma ne esistono almeno 7 miliardi,
una per ogni uomo sulla terre,
allo stesso tempo però i 7 miliardi di verità
sono unificati da una direzione comune
evidente e incredibilmente semplice!
parliamo anche della violenza che ogni anno
50mila uomini italiani, subiscono
per mano di mogli o compagne, soprattutto
in fase pre o post separazione
e quando ci sono di mezzo i figli.
~ ~ ~
Come risulta da un'indagine condotta dall'associazione, monitorando circa 27mila uomini-padri, separati o separandi che si sono rivolti allo sportello di ascolto Gesef, "il fenomeno della vi0lenza sugli uomini è tutt'altro che marginale", anche se "gli episodi di lieve e media gravità - emerge dalla ricerca - non vengono percepiti dai soggetti come reat0: pertanto non vengono mai denunciati, e solo raramente rivelati ad amici o familiari. Soprattutto perchè fra gli uomini prevale un sentimento di vergogna e umiliazione, nonché il dubbio di non essere creduti".
Per questo solo il 5% degli episodi di maggiore gravità viene denunciato alla autorità pubblica, in particolare nella fase di crisi della coppia o dopo la separazione. Denunce spesso ritirate per arginare la conflittualità della controparte o che finiscono nel calderone del giudizio di separazione. Fra gli episodi di maltrattamenti fisici riferiti dagli uomini, si va dagli spintoni e strattonamenti (subiti dal 93% degli uomini durante la convivenza e dal 34% dopo la separazione), a schiaffi, pugni e calci (subiti dal 56% durante la convivenza e dal 23% post separazione), fino al tentativo di s0ff0camento, usti0ne, avv*elenament0, lesi0ne ai genitali o investimento con l'auto (subiti dal 20% degli uomini) o alle ferite con corpo contundente, c0ltell0 o forbici che hanno richiesto l'intervento sanitario (15%).
Ma la violenza psicologica - secondo il presidente del Gesef - è la più "pesante" da sopportare per gli uomini. Una vi0lenza che, durante la convivenza "viene percepita dalla maggior parte dei soggetti - emerge dallo studio - come lesiva della dignità personale e del ruolo familiare. Mentre dopo la separazione, la vi0lenza subita è identificata principalmente come stato di perenne tensione vendi*cativa/dis*truttiva, ovvero uno strumento per corrodere la propria relazione con i figli". E anche "il 'm0bbing giudiziario' diventa una strategia di 'b0mbardamento per procura'. In questi casi, gli uomini arrivano spesso a sviluppare stati di profonda ang0scia, arrivando a non aprire più la cassetta della posta o a non rispondere al campanello nel timore di vedersi recapitare ulteriori ingiunzioni". Fra le vi0lenze psicologiche, al primo posto figurano 'le azioni o minacce di azioni finalizzate a togliere i figli' riferite da ben l'89% degli uomini-padri, dopo la separazione. La stessa percentuale denuncia diffamazioni, ingiurie, umiliazioni e offese; seguite (con l'87%) da critiche e denigrazione sistematica sulle capacità genitoriali e l'educazione dei figli. Ma non mancano episodi di stal*king, sia durante la convivenza (23%) che dopo la separazione (42%), e min*acce di sui*cidi0 o di far male ai figli.
E ancora: vi0lenza sessuale, un fenomeno fra i più sconosciuti alle cronache, ma che riguarda "tutti quei processi o episodi che producono effetti devastanti sulla personalità e nell’ambito psic0-fisico dell’uomo vittima, equiparabili e talora superiori a quelli dello stupr0 subito dalla donna", spiega la ricerca. Si va dal rifiuto sistematico e prolungato del rapporto ses*suale da parte della donna, riferito dal 68% degli uomini, ai casi in cui le donne denunciano strumentalmente di aver subito m0lestia o vi0lenza o denunciano abusi ses*suali sui figli (con percentuali del 33%). Infine: la vi0lenza economica. Durante la convivenza, in oltre 1/3 dei casi si verifica una resistenza della partner lavoratrice retribuita alla condivisione delle spese per la casa e il mantenimento dei figli, che incidono perlopiù sul reddito del soggetto vittima. Percentuale che dopo la separazione aumenta al 79%. Fra gli altri comportamenti: la sottrazione di fondi bancari cointestati (denunciata nel 60% dei casi durante la convivenza) o di beni e oggetti di comune proprietà (67%), fino al ri*catt0 economico, ovvero la possibilità di frequentare i figli in cambio di una somma più consistente di denaro per il loro mantenimento.
Ciao