Agatina Sonaggere

Nella frase "La frase è stata rimossa per volere dell'autore." di Vincenzo Cataldo
Coro: Cara, cosa mi succede stasera,
ti guardo ed è come la prima volta.
Canto: che cosa sei, che cosa sei, che cosa sei
Parlato: Non vorrei parlare.
Canto: Cosa sei
Parlato: Ma tu sei la frase d'amore cominciata e mai finita.
Canto: Non cambi mai, non cambi mai, non cambi mai.
Parlato: Tu sei il mio ieri, il mio oggi
Canto: Proprio mai
Parlato: Il mio sempre, inquietitudine
Canto: Adesso ormai ci puoi provare
chiama/ci tormento dai, già che ci sei

Parlato: Tu sei come il vento che porta i violini e le rose
Canto: Caramelle non ne vogli/amo più
Parlato: Certe volte non ti capisco
Canto: Le rose e i violini
questa sera raccontali / ad altre
violini e rose li /possiamo sentire
quando la cosa /ci va, se /ci va
quando è il momente
e dopo si vedrà

Parlato: Una parola ancora
Canto: Parole, parole, parole
Parlato: Ascoltami
Canto: parole parole, parole
Parlato: Ti prego
Canto: Parole, parole, parole
Parlato: Io ti giuro
Canto: Parole, perole, parole
parole, soltanto parole
parole tra noi.

Parlato: Ecco il mio destino, parlarti come la prima volta
Canto: Che cosa sei, che cosa sei, che cosa sei
Parlato: No, non dire nulla. C'è la notte che parla
Canto: Cosa sei
Parlato: La romantica notte
Canto: Non cambi mai, non cambi mai, non cambi mai
Parlato: Tu sei il mio sogno proibito
Canto: Proprio mai
Parlato: E' vero, speranza
Canto: Nessuno più ti può fermare
chiamaci / passione dai, hai visto mai

Parlato: Si spegne nei tuoi occhi la luna e si accendono i grilli
Canto: Caramelle non ne vogliamo / più
Parlato: Se tu non ci fossi bisognerebbe inventarti
Canto: La luna e i grilli
normalmente /ci tengono sveglie
mentre /vogliamo dormire e sognare
l'uomo che c'è in te, quando c'è
che parla meno
ma che può piacere.../

Parlato: Una parola ancora
Canto: Parole, parole, parole
Parlato: Ascoltami
Canto: Parole, parole, parole
Parlato: Ti prego
Canto: Parole, parole, parole
Parlato: Io ti giuro
Canto: Parole, parole, parole, parole
parole soltanto parole
parole tra noi

Parlato: Che cosa sei
Canto: Parole, parole, parole
Parlato: Che cosa sei
Canto: Parole, parole, parole
Parlato: Che cosa sei
Canto: Parole, parole, parole
Parlato: Che cosa sei
Canto: Parole, parole, parole
parole soltanto parole
parole tra noi


( MINA )
11 anni e 9 mesi fa
Risposte successive (al momento 2) di altri utenti.
Nella frase "Gli aforismi sono aneurismi del pensiero: anse..." di Giuseppe Freda
Riporto qui un articolo molto interessante di Enzo Bianchi, insigne biblista e priore di Bose. Credo valga la pena riportarlo per intero, perché valuta la presenza della poesia nel mondo contemporaneo, la sua utilità in questi travagliati tempi dove i valori scompaiono progressivamente in una chiusura in se stessi, in un eg0istico aggregarsi di solitudini che rimangono tali anche nella folla di uno stadio o di un concerto, dove conta l’affermazione più che l’essere. Siamo oramai dimentichi della vera funzione della poesia, della sua origine: la poesia si fa per gli altri più che per se stessi, questo è il fine ultimo dei poeti, che Bianchi paragona ai profeti, sottomessi al messaggio da rendere noto al mondo. Perché nel messaggio sta la grandezza, non nel poeta. “È il poema a dire noi” diceva il messicano Octavio Paz, che sembra avallare anche la vena profetica intravista dal priore di Bose: “Con grafie chiare il poeta esprime le sue oscure verità”.

Poesia / Fra mito e merce quale futuro?
PAROLE CONTRO GLI IDOLI
di Enzo Bianchi

«M0rta è una parola / appena detta, / han detto. Io dico / quel giorno comincia la sua vita». Vi è forse un'eco del racconto biblico della creazione e dell'efficacia della parola pronunciata da Dio in questa poesia di Emily Dickinson, ma vi è anche una verità sulle parole, vane o sapienti, che ciascuno di noi pronuncia, e soprattutto vi è una lode alla poesia, alle parole capaci di creare eventi, di trasmettere vita, di creare speranze e identità nuove. Ma la poesia, questa arte che 'crea', che 'fa', produce senso ha ancora un posto nel nostro mondo in cui consideriamo ogni prodotto come merce, ogni scambio come profitto, ogni comunicazione come commercio?
Oppure è parola 'm0rta' appena pronunciata, soffio vano che non lascia traccia di sé?
Credo che la poesia abbia una vitalità propria, che si nutre della fatica dei poeti, ma che in un certo senso la trascende: solo così ha potuto attraversare i millenni, abitare le svariate lingue, adornare le diverse culture, affascinare uomini e donne di ogni tempo e di ogni luogo. La poesia autentica, quella in cui il poeta è veicolo di un’ispirazione 'altra' da lui, pone infatti il lettore di ogni tempo a contatto non solo con lo 'sta scritto' di un testo o con l'esperienza spirituale di un autore, bensì con un mondo spirituale che ha costantemente e ovunque qualcosa da dire.
Il poeta è testimone di conoscenze profonde, che paiono arcane al mero esercizio della ragione: egli rivela e trasmette una sapienza avvolta nel silenzio.
Non per nulla vi è chi coglie una similitudine tra l'esperienza dell’ispirazione profetica e quella del poeta. Il profeta, come il poeta, si ritrova tra le mani e sulle labbra un messaggio sconvolgente con il quale deve convivere e che non può tacere a chi gli è compagno in umanità. E al poeta, come al profeta, è richiesto un atto di obbedienza e di sottomissi0ne affinché la sua parola divenga energia creatrice, linguaggio promotore di storia.
Il poeta sa anche di dover restare costantemente piccolo perché la sorpresa di fronte alle alterità che abitano in lui o nel suo mondo lo coglie, lo ferisce, lo umilia: un universo lo interroga e un'attesa lo abita, quell’attesa di senso che è anelito di ogni essere umano. E in questa piccolezza, in questa fragilità vi è anche la ricchezza della gratuità, della parola che non serve e che, proprio per questo, non è serva di nessun padrone e perciò dona libertà a chi la pronuncia e la scrive, come a chi la ascolta o la legge. Sì, il nostro mondo ha ancora e sempre bisogno di poesia, perché ha bisogno di uomini e donne che sappiano custodire in se stessi il dialogo con ogni alterità, senza sopraffare gli altri né con il proprio io sordo a ogni voce estranea, né con l'idolo di certezze immutabili da contrapporre a chi non sa, o non vuole, smettere di aspettare il futuro. Abbiamo ancora bisogno che qualcuno scriva, pronunci, faccia risuonare parole che iniziano alla vita e aprono cammini ogni volta inediti: solo così ciascuno saprà andare oltre, verso un’identità più ricca perché, come ha scritto il poeta Adonis, «l’uomo è sempre un superamento di se stesso: viene dall'avvenire più che dal passato».
12 anni e 8 mesi fa
Risposte successive (al momento 9) di altri utenti.
Nella frase "La maggior parte degli uomini ha più paura di..." di Giulio Pintus
Coraggio ne ho...
L'orrizzonte lo conquisto con:
Ryanair Boeing 737-800
La barca la lascio a chi sa remare...
Se la perde, spero sappia nuotare
altrimenti, cavolacci suoi!!!
11 anni e 9 mesi fa
Risposte successive (al momento 17) di altri utenti.
Nella frase "La saggezza ha valore soltanto se può aiutare l..." di Paulo Coelho
Sul quotidiano,
Il Fatto  
Zona Euro
Crisi, Merkel:
"Dobbiamo trattenere il fiato per 5 anni"

Se sia grave o meno, non lo so.
Bisognerebbe specificare
che tipo di respirazione
si vuole trattenere.

Vi sono tre tipi di respirazione:
la respirazione con il naso,
dalla più grossolana alla più raffinata,
poi la respirazione con il Qi
(mantenendo il centro,
cioè il Dantian inferiore,
ascendendo e discendendo)
e, infine, la respirazione Shen,
respirazione tranquilla ...

La respirazione Shen
è la respirazione embrionale, ossia
entrare in sintonia col Qi prenatale
per generare un embrione spirituale
e l'illuminazione: questo livello
è impossibile da raggiungere
per gli uomini nelle moderne società informatizzate.
11 anni e 9 mesi fa
Risposte successive (al momento 3) di altri utenti.
Nella frase "Pagine di un libro... che non hanno una fine..." di Agatina Sonaggere
E allora...?
Dai...di che sono "MAGICA"
   :-)) Ciao
13 anni fa
Risposte successive (al momento 4) di altri utenti.