Analizzando la questione "altruismo" sotto diverse luci , ho avuto quasi una folgorazione...
Se ci pensiamo bene la semi-gregarietà dell' uomo può esserci molto d' aiuto nelle comprensione del problema.
L' essere umano, sin dalla notte dei tempi , contiene in sè diverse coppie di sentimenti , di bisogni e di comportamenti che non ci sarebbe nulla di strano nel definire contrari e confliggenti come l' amore e l' odio, il razionale e l' irrazionale , verità e menzogna , coraggio e paura , gregarietà e bisogno della solitudine.
Ecco proprio in quest' ultima coppia di bisogni intravedo la radice delle ragioni che sviluppano l' altruismo e l' egoismo.
Dal bisogno di sentirsi inseriti in un gruppo sociale in cui apportare solidità e benessere, e prelevare sicurezza e benefici vari , alla necessità di un proprio spazio personale riservato esclusivamente a sè stessi.
Due bisogni che se letti in questo modo non contengono nulla di anomalo e strano , ma che rimangono confliggenti poichè uno preclude l' altro ma che in realtà apportano vicendevolmente e biunivocamente benefici sia all ' individuo nella sua solitudine , che al gruppo sociale . Esattamente proprio come - dicevo - altruismo ed egoismo in cui non si può separare il beneficio egoistico del gesto altruistico , e neppure si può scindere nettamente il beneficio altruistico dal gesto egoistico.
12 anni e 7 mesi fa
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Oggi sono stato in libreria e mi sono trovato per un istante di fronte ad una copertina: "Il prigioniero del cielo" di Carlos Ruiz Zafón che -confessando la mia incredibile ignoranza- non conosco come autore e non posso quindi apportare alcunchè al dialogo da voi intrapreso, ma rimane il fatto che non ho potuto trattenere un sorriso mentre osservando i lampioni e la nebbia di una metropoli in copertina , ho scorto " le tre maiuscole" :-)))
Ciao a tutti.
12 anni e 7 mesi fa
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Questa spendida esortazione è appesa alla convinzione che ne stiamo utilizzando una percentuale maggiore , quindi pone un limite massimo nell' utilizzo del nobile organo elettrico .
Ciò potrebbe essere dovuto alla consapevolezza dell' autore ,Egregio "Anonimo Scheda" , che un utilizzo maggiore- immagino per ragioni intellettive superiori - di quella soglia comporterebbe non pochi problemi .
Di fatti se cosi' fosse ci sarebbe preclusa la possibilità all' azione , al sentimento ,anche al movimento degli occhi proprio ora mentre leggiamo questa stessa pagina.
Anche ciò che riteniamo idiozia potrebbe essere dunque solo il frutto di una limitazione della razionalità - limite che anch' esso sottrae potenzialità al sistema poichè è da esso creato e gestito- e non un suo deficit.
12 anni e 7 mesi fa
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Cercando di star dentro all' ambiente marino da te utilizzato, vorrei far notare che molti uomini stanno vicino al mare solo per ammirarlo o navigare e non intendono nè trovano gratificante l ' esibizione delle loro capacità nella nobile arte della pesca. Accade spesso ,però che questi esseri marini ammalino e spingano intenzionalmente gli uomini alla pesca , e dopo aver abboccato riempiano di cadaveri- per annegamento e cuore infranto- gli abissi da loro abitati , o rubino loro il sorriso costringendoli a vagare per le rive del mare con aria malinconica nell' infruttuosa ricerca.
Ciao Maria.
12 anni e 7 mesi fa
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Se ci pensiamo bene la semi-gregarietà dell' uomo può esserci molto d' aiuto nelle comprensione del problema.
L' essere umano, sin dalla notte dei tempi , contiene in sè diverse coppie di sentimenti , di bisogni e di comportamenti che non ci sarebbe nulla di strano nel definire contrari e confliggenti come l' amore e l' odio, il razionale e l' irrazionale , verità e menzogna , coraggio e paura , gregarietà e bisogno della solitudine.
Ecco proprio in quest' ultima coppia di bisogni intravedo la radice delle ragioni che sviluppano l' altruismo e l' egoismo.
Dal bisogno di sentirsi inseriti in un gruppo sociale in cui apportare solidità e benessere, e prelevare sicurezza e benefici vari , alla necessità di un proprio spazio personale riservato esclusivamente a sè stessi.
Due bisogni che se letti in questo modo non contengono nulla di anomalo e strano , ma che rimangono confliggenti poichè uno preclude l' altro ma che in realtà apportano vicendevolmente e biunivocamente benefici sia all ' individuo nella sua solitudine , che al gruppo sociale . Esattamente proprio come - dicevo - altruismo ed egoismo in cui non si può separare il beneficio egoistico del gesto altruistico , e neppure si può scindere nettamente il beneficio altruistico dal gesto egoistico.
Ciao a tutti.
Ciò potrebbe essere dovuto alla consapevolezza dell' autore ,Egregio "Anonimo Scheda" , che un utilizzo maggiore- immagino per ragioni intellettive superiori - di quella soglia comporterebbe non pochi problemi .
Di fatti se cosi' fosse ci sarebbe preclusa la possibilità all' azione , al sentimento ,anche al movimento degli occhi proprio ora mentre leggiamo questa stessa pagina.
Anche ciò che riteniamo idiozia potrebbe essere dunque solo il frutto di una limitazione della razionalità - limite che anch' esso sottrae potenzialità al sistema poichè è da esso creato e gestito- e non un suo deficit.
Tra le mie preferite.
Ciao Maria.