Esistono dei casi in cui si trova ciò che non si sarebbe mai pensato di desiderare ? Esiste la possibilità di ritenere questo , un fatto buono che ci sia accaduto?
Io credo di si , e gli esempi potrebbero essere numerosi e diversi per ognuno , chiunque potrebbe propo*rne svariati.
Perchè mai - dunque - si dovrebbe porre il di*vieto alla ricerca ?
Se veramente si intendesse vie*tare la ricerca , questa si dovrebbe viet*are sia per le cose che si desidara trovare , che per quelle, per il cui ritrovamento non alimentiamo alcun desiderio. Difatti non è forse vero che , con la medesima probabilità , andiamo incontro al ritrovamento del buono nella ricerca del cat*tivo , e del ca°t*tivo in quella del buono ?
Oppure si dovrebbe suggerire , od obbligare la ricerca , sempre per la stessa logica.
Solo nei pensieri dici .
A meno che la percezione della realtà da parte di ognuno di noi , non sia reale - e dunque non sia affatto- , se ciò che si pensa è ciò che è , per ognuno di noi differente - benchè sia sempre più allineato e mediocre il comune pensiero - ebbene , dicevo, la presenza dell' assenza diventa più reale di qualsiasi presenza tangibile.
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Ti ringrazio per il consiglio , è senza dubbio tra le migliori possibili letture, ma mi devo scusare per la poca chiarezza , non intendevo prendere come oggetto la ghigliottina in sè per ragionare , bensi' la nostalgia verso qualcosa - qualsiasi cosa- che non si è mai vissuto...
Io credo di si , e gli esempi potrebbero essere numerosi e diversi per ognuno , chiunque potrebbe propo*rne svariati.
Perchè mai - dunque - si dovrebbe porre il di*vieto alla ricerca ?
Se veramente si intendesse vie*tare la ricerca , questa si dovrebbe viet*are sia per le cose che si desidara trovare , che per quelle, per il cui ritrovamento non alimentiamo alcun desiderio. Difatti non è forse vero che , con la medesima probabilità , andiamo incontro al ritrovamento del buono nella ricerca del cat*tivo , e del ca°t*tivo in quella del buono ?
Oppure si dovrebbe suggerire , od obbligare la ricerca , sempre per la stessa logica.
A meno che la percezione della realtà da parte di ognuno di noi , non sia reale - e dunque non sia affatto- , se ciò che si pensa è ciò che è , per ognuno di noi differente - benchè sia sempre più allineato e mediocre il comune pensiero - ebbene , dicevo, la presenza dell' assenza diventa più reale di qualsiasi presenza tangibile.
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