La buona educazione parrebbe qui descritta come una veste da indossare affinchè non si scorgano i confini della nostra intolleranza verso un' azione frutto di una banale distrazione o un incidente comune a tutti - perlomeno secondo la gravità dell' azione presa ad esempio nella frase-.
Ma non sarebbe forse una migliore educazione quella che induce ed accresce la tolleranza ?
Credo che quella della frase sia una educazione alla falsità , e sfido chiunque a dimostrare che questa non sia la più cattiva tra le educazioni.
12 anni e 7 mesi fa
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l'insostenibile leggerezza dell'essere è l' unico libro che ho acquistato - per ora - di kundera , ne ho letto circa 20 pagine come parentesi al libro che sto finendo ed in queste 20 ho ritrovato un aforisma che mi era molto piaciuto : "La luce rossastra del tramonto illumina ogni cosa con il fascino della nostalgia: anche la ghigliottina."
Difatti l' esercizio ascetico , già praticato dai pitagorici mirava all' abbandono del superfluo e allo spegnimento delle passioni.
In effetti , una "mo*rti*ficazione" :-))
Tornando alla frase - la digestione è stata veramente difficile , scusate- , ebbene , dicevo secondo me :
"È davvero un buon padre quello che conosce suo figlio più di quanto costui conosca suo padre".
Quando si deve rispondere ad accuse talmente inverosimili, può accadere che la reazione mimica non supporti quella verbale , e si possa passare per mentitori....
12 anni e 8 mesi fa
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Ma non sarebbe forse una migliore educazione quella che induce ed accresce la tolleranza ?
Credo che quella della frase sia una educazione alla falsità , e sfido chiunque a dimostrare che questa non sia la più cattiva tra le educazioni.
Ciao.
In effetti , una "mo*rti*ficazione" :-))
"È davvero un buon padre quello che conosce suo figlio più di quanto costui conosca suo padre".