Ricordo di aver letto dell' altro su Nietzsche di Russell , sto effettuando una ricerca tra le centinaia di pagine piene zeppe di pensieri ed aforismi e concetti dei suoi libri ... sono quasi certo che la troverò.
Ricordo che accomunava , in qualche modo , Marx e Nietzsche .
Il primo individuava nel proletariato quella parte migliore dell' umanità , il secondo invece indicava come qualcosa di indefinito ...
Anche Napoleone e la rivoluzione .... ricordo , ma non dettagliatamente.
Fornirò più precisi riferimenti , a "breve".
11 anni e 7 mesi fa
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Se è per questo bastava anche spegnere le luci e ascoltare le vibrazioni dell' universo.
Che poi sarebbe come ascoltare noi stessi , i nostri pensieri . L' uomo è un tutt' uno con l' universo.
Ora , se però , non è la materia che genera il pensiero , ma è il pensiero a generare la materia ( Giordano Bruno ) , ebbene si potrebbe arrivare a dire che dobbiamo non ascoltare i nostri pensieri inutili , o più in generale i pensieri del male , o perlomeno dobbiamo disinteressarcene : quale materia potrebbe essere generata da tale orribili vibrazioni?
upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/6/60/Hear_speak_see_no_evil_Toshogu.jpg
Le tre scimmie sagge : "Mizaru", “scimmia che non vede il male ”, "Kikazaru", “scimmia che non sente il male” e "Iwazaru", “scimmia che non parla del male”
11 anni e 7 mesi fa
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A me pare perfetta , non saprei davvero che dire.
Sotto questa luce è più deprecabile l' indifferenza dell' odio , benché si senta più biasimo verso quest' ultimo , che non per il disinteresse.
E l' imperturbabilità , da molti vantata come quasi un dono divino , non è forse una sofisticata indifferenza ?
11 anni e 7 mesi fa
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Dei fiori finti , l' unica cosa che può durare per sempre è la loro caratteristica predominante , il loro essere ... finti . E' la loro finzione ad essere destinata a durare per sempre , mentre per l' amore , quando dura per sempre, nient' altro oltre che la sua verità è in grado di durare per sempre , non la sua finzione.
Credo che la tiepida , rassicurante ed amichevole abitudine ci limiti in tutto .
Se davvero desideriamo cambiare qualcosa della nostra vita , dovremmo sforzarci di modificare le nostre abitudini. Partiamo dalle più elementari , non perché queste siano in grado di influenzare il mutamento di ciò che riteniamo desiderabile migliorare , ma solo per tenerci allenati , aperti e pronti al nuovo.
Non si dia per scontato , tuttavia, che ad un cambiamento corrisponda un miglioramento , si dia , piuttosto a " prezzo pieno" un possibile peggioramento.
In sintesi ci si deve chiedere se la strada che si è soliti percorrere è la peggiore , così da escludere la possibilità di un peggioramento ; o se sia la migliore, così da non toccare qualcosa che non è migliorabile ; o se , infine, la strada che si percorre abitualmente stia in mezzo tra la migliore possibile e la peggiore . In tal caso , credo , che la speciale posizione di equilibrio debba consigliarci di non spostare alcunché :-)
Ciao Dario :-)
11 anni e 7 mesi fa
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Non ho mai pensato , né sospettato che fosse sprovvisto di dolcezza , di sentimento , solo che la sua razionalità debordava oltre i confini cui noi siamo soliti vederla ( o tenerla) confinata.
Padrone di sé , direi , e non schiavo.
Anche nei giorni liberi , il tempo è sempre tiranno , anzi a dirla tutta , non è il tempo ad essere tiranno , ma l' orologio. In Africa hanno il tempo , in Europa abbiamo l' orologio.
11 anni e 7 mesi fa
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Dario non intendo tediarti troppo , i miei pensieri non sono orientati a tal fine , solo che la tua frase mi induce a riflettere sul perché l' uomo debba arrivare a trovare piacevole - inconsciamente- il ricordo di qualcosa che piacevole non è stato.
Ecco , questa luce illumina - più che l' incapacità dell' uomo di godere delle cose che vive , quando le vive - l' assurdo fatto per cui l' uomo gode del ricordo dei suoi dispiaceri - ora noi possiamo dirci consapevoli di ciò-.
In quanto al concetto di "fatto assurdo" , poi , è chiaro che questo potrebbe essere ritenuto normale , specie da chi non intende approfondirlo troppo .
Saluti.
11 anni e 8 mesi fa
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Ricordo che accomunava , in qualche modo , Marx e Nietzsche .
Il primo individuava nel proletariato quella parte migliore dell' umanità , il secondo invece indicava come qualcosa di indefinito ...
Anche Napoleone e la rivoluzione .... ricordo , ma non dettagliatamente.
Fornirò più precisi riferimenti , a "breve".
Che poi sarebbe come ascoltare noi stessi , i nostri pensieri . L' uomo è un tutt' uno con l' universo.
Ora , se però , non è la materia che genera il pensiero , ma è il pensiero a generare la materia ( Giordano Bruno ) , ebbene si potrebbe arrivare a dire che dobbiamo non ascoltare i nostri pensieri inutili , o più in generale i pensieri del male , o perlomeno dobbiamo disinteressarcene : quale materia potrebbe essere generata da tale orribili vibrazioni?
upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/6/60/Hear_speak_see_no_evil_Toshogu.jpg
Le tre scimmie sagge : "Mizaru", “scimmia che non vede il male ”, "Kikazaru", “scimmia che non sente il male” e "Iwazaru", “scimmia che non parla del male”
Sotto questa luce è più deprecabile l' indifferenza dell' odio , benché si senta più biasimo verso quest' ultimo , che non per il disinteresse.
E l' imperturbabilità , da molti vantata come quasi un dono divino , non è forse una sofisticata indifferenza ?
Se davvero desideriamo cambiare qualcosa della nostra vita , dovremmo sforzarci di modificare le nostre abitudini. Partiamo dalle più elementari , non perché queste siano in grado di influenzare il mutamento di ciò che riteniamo desiderabile migliorare , ma solo per tenerci allenati , aperti e pronti al nuovo.
Non si dia per scontato , tuttavia, che ad un cambiamento corrisponda un miglioramento , si dia , piuttosto a " prezzo pieno" un possibile peggioramento.
In sintesi ci si deve chiedere se la strada che si è soliti percorrere è la peggiore , così da escludere la possibilità di un peggioramento ; o se sia la migliore, così da non toccare qualcosa che non è migliorabile ; o se , infine, la strada che si percorre abitualmente stia in mezzo tra la migliore possibile e la peggiore . In tal caso , credo , che la speciale posizione di equilibrio debba consigliarci di non spostare alcunché :-)
Ciao Dario :-)
Padrone di sé , direi , e non schiavo.
Ecco , questa luce illumina - più che l' incapacità dell' uomo di godere delle cose che vive , quando le vive - l' assurdo fatto per cui l' uomo gode del ricordo dei suoi dispiaceri - ora noi possiamo dirci consapevoli di ciò-.
In quanto al concetto di "fatto assurdo" , poi , è chiaro che questo potrebbe essere ritenuto normale , specie da chi non intende approfondirlo troppo .
Saluti.