Interessante riflessione Pino.
Come sai sono solito postare sullo spazio personale , sia dei pensieri personali , che frasi in attesa valutazione , ma anche e soprattutto frasi che incontro nelle mie sempre più lente ed assonnate letture - l' avatar scelto dovrebbe testimoniarne tacitamente le ragioni - .
In effetti quella frase postata l' ho trovata in un libro che - benché abbia qualche difficoltà nel terminarlo anche per , non mi nascondo dietro ad un ditino , l' arrivo del sole di maggio e di venti finalmente deboli e tiepidi - ti consiglio : "La via lattea " di Odifreddi , logico matematico ateo convinto e Valzania un giornalista credente , i due intraprendono un viaggio assieme ..... Tale frase poi è anche il titolo dell' intero capitolo successivo.
Sono quasi certo che se tu e Vincenzo doveste decidere di compiere un simile viaggio assieme , ne potrebbe uscire fuori un altrettanto bel libro .
In effetti per intraprendere civili ma spesso accaniti dialoghi , non è necessario percorrere a piedi quasi ottocento km... povere ginocchia :-( , è sufficiente percorrere la via della tolleranza e della volontà di superare le proprie stesse radicate convinzioni attraverso l' intelletto scettico . Credo , anzi , che tale percorso sia ancora più faticoso e complicato specie quando hai una piccola marmocchia :-)
Se , però , non erro è ad Aristotele che si deve la più grande opera di catalogazione - più che altro biologica- mai compiuta fino ad allora.
Si potrebbe dire che - benché il metodo scientifico non fosse ancora nato - senza il suo deduttivo ragionamento , ne sia stato un precursore.
11 anni e 8 mesi fa
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Franci, una cosa è trovarsi in alto mare e dover affrontare mare grosso per rientrare in porto o per raggiungere la propria destinazione , altra è , invece , il voler " sfidare il mare ". La prima è cosa che può accadere a chiunque e che se si fa ritorno in porto , anche se con la barca danneggiata , sfiniti , e scossi , è comunque qualcosa di cui parlare con orgoglio , l' altra è cosa che si compie per il semplice gusto di averla fatta , qualcosa che è guidata da un insano gusto della narrazione delle proprie follie. Inoltre - stando a questo ragionamento- l' unico modo per non essere dei folli e godere del mare e proprio l' uscire con mare piatto e vento favorevole ... l' unico per ritrovarsi casualmente in alto mare con mare grosso , non ti pare ?
11 anni e 8 mesi fa
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Come sai sono solito postare sullo spazio personale , sia dei pensieri personali , che frasi in attesa valutazione , ma anche e soprattutto frasi che incontro nelle mie sempre più lente ed assonnate letture - l' avatar scelto dovrebbe testimoniarne tacitamente le ragioni - .
In effetti quella frase postata l' ho trovata in un libro che - benché abbia qualche difficoltà nel terminarlo anche per , non mi nascondo dietro ad un ditino , l' arrivo del sole di maggio e di venti finalmente deboli e tiepidi - ti consiglio : "La via lattea " di Odifreddi , logico matematico ateo convinto e Valzania un giornalista credente , i due intraprendono un viaggio assieme ..... Tale frase poi è anche il titolo dell' intero capitolo successivo.
Sono quasi certo che se tu e Vincenzo doveste decidere di compiere un simile viaggio assieme , ne potrebbe uscire fuori un altrettanto bel libro .
In effetti per intraprendere civili ma spesso accaniti dialoghi , non è necessario percorrere a piedi quasi ottocento km... povere ginocchia :-( , è sufficiente percorrere la via della tolleranza e della volontà di superare le proprie stesse radicate convinzioni attraverso l' intelletto scettico . Credo , anzi , che tale percorso sia ancora più faticoso e complicato specie quando hai una piccola marmocchia :-)
...Tutte scuse ...
Ciao Pino !
Si potrebbe dire che - benché il metodo scientifico non fosse ancora nato - senza il suo deduttivo ragionamento , ne sia stato un precursore.