Giuseppe Freda

Nella frase "Dio è infinito, ma l'uomo si ostina a..." di Alina Carenza
(Che poi sarei io travestito... :))
11 anni e 11 mesi fa
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Nella frase "La realtà delle cose non sta mai in ciò che..." di Violetta Serreli
E brava Violetta: questo non puoi averlo pensato.
O lo si percepisce, o non lo si può assolutamente capire.
E a monte: la realtà delle cose siamo noi.
Noi misura del mondo, e non il mondo nostra misura.
***** anche da me.
13 anni e 6 mesi fa
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Nella frase "Nulla in questo universo è permanente." di Paolo Libert
Mio caro Giulio, l'animo umano è per sua natura mutevole; e ciò non necessariamente per incostanza, ma anche perché gli uomini (soprattutto quelli migliori, salvo siano calabresi :) tendono di continuo a mettere in discussione se stessi, le proprie conoscenze, le proprie convinzioni, ed anche la propria fede o assenza di fede.
     Nel linguaggio comune, il termine "conversione" (ad un'idea o ad una religione) riveste un significato definitivo; viceversa, in ambito religioso, si sa bene che la "conversione" deve avvenire giorno per giorno, minuto per minuto; nell'ambito del cristianesimo, Gesù Cristo in persona parla di credenti che cessano di credere (il "sale della Terra" che può divenire senza sapore, e ad altro non serve che ad essere gettato nel fuoco).
     Tu però dici: chi, da religioso che era, diviene irreligioso, segno è che religioso non lo era mai stato. Certo, è così. Ma andando avanti nella pratica della vita, ti renderai conto che non esistono, se non rarissimamente, nè il bianco nè il nero, ma solo infinite tonalità di grigio. Salvo pochissimi (di cui sinora, personalmente, non ne ho conosciuto neanche uno), nessuno è "davvero" colto, o paziente, o intelligente, o bello, eccetera. Anzi: chi più è ciascuna di queste cose, più si rende conto dei propri limiti, ed ha disistima di sé; e più è soggetto a “mostrare la corda” a chi lo osservi attentamente e ne analizzi in ogni dettaglio i comportamenti. Così è anche per chi è religioso. Anzi, paradossalmente, chi lo è davvero è ancora più esposto al precipizio della perdita della fede (e alla tentazione). Di questo fenomeno parlano i più grandi Santi della religione cristiana.
Ma lo stesso fenomeno si riscontra in tutte le attività umane.
     Questo , oltre tutto, è uno dei motivi per cui non dobbiamo MAI idolatrare gli uomini, ma solo DIO.  Gli uomini sono poca cosa: l'ipse dixit può aiutare anche nel 99% dei casi, ma vi è un caso su 100 in cui si rivela pernicioso per chi vi presta fede.
     Ascoltare tutti, ma ragionare con la nostra testa e sentire col nostro cuore è sempre il meglio che possiamo fare.
11 anni e 11 mesi fa
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