Beh, dato che il discorso si fa serio è necessario parlare seriamente.
Per personale esperienza, seriamente io ti dico questo: LA DELUSIONE, LA SOFFERENZA, LA PROVA sono occasioni grandiose di meditazione e di crescita.
Non credere quindi di essere perdente nel gioco della vita.
Tu non lo vedi oggi, ma stai vincendo. E forte, anche, perché i falsi obiettivi si mostrano per quelli che sono, il vento freddo della delusione rende tersa l’aria, e hai la possibilità di guardare lontano.
Purché tu lo voglia, e non volti lo sguardo al passato.
Fatti gigante dinanzi agli ostacoli. Poi guarda avanti, e guarda lontano.
11 anni e 11 mesi fa
Risposte successive (al momento 6) di altri utenti.
L'unica maniera per capire la vita è salire, allontanarsi dall'oggi e dal contingente, e guardarla nel suo insieme. Vista nel suo insieme, i dolori, e anche le gioie del percorso compiuto e da compiere appaiono insignificanti di fronte al fatto che la vita ci appare solo un piccolo infinitesimale segmento, che parte dal nulla e finisce nel nulla. SEMPRE, anche se fosse stata o divenisse felicissima.
Il vero problema è dunque riempire questo nulla, sollevare il velo e vedere cosa c'è sotto, capire il PERCHE’. Se si riesce a fare questa operazione, tutto diviene chiaro. Ma anche se non vi si riesce, in ogni caso si attribuirà il giusto peso alle mille vicissitudini della vita, che ci appariranno non meritevoli della nostra attenzione, tutta presa dal capire come sollevare quel benedetto velo, cioè dall’unica cosa che davvero conti nella nostra vita.
11 anni e 11 mesi fa
Risposte successive (al momento 6) di altri utenti.
Giulio, concordo con te: un fine, e i mezzi per raggiungerlo.
Mah... queste frasi di Hesse mi appaiono sinceramente sempre più mielose e prive di senso. Forse i suoi detrattori lo fanno apposta, a scegliere le più demenziali...
Andasse a parlare dell'atmosfera, del colore e del canto ai lavoratori dell' Ilva, o ai tanti padri di famiglia disoccupati di casa nostra, lo prenderebbero a legnate. Di santa ragione.
Per Lucia: in Val Padana, soprattutto di questi tempi, impossibile l'atmosfera assente. Si taglia a fette. : ))
11 anni e 11 mesi fa
Risposte successive (al momento 2) di altri utenti.
Io in verità, ancor più che nella frase, non trovo un senso nei commenti succedutisi dal 24 in poi: credo che nei cortili dei manicomi si potessero fare, all'epoca in cui esistevano, più o meno ragionamenti del genere...
Ci manca solo quello che si crede Napoleone.
11 anni e 11 mesi fa
Risposte successive (al momento 1) di altri utenti.
Per personale esperienza, seriamente io ti dico questo: LA DELUSIONE, LA SOFFERENZA, LA PROVA sono occasioni grandiose di meditazione e di crescita.
Non credere quindi di essere perdente nel gioco della vita.
Tu non lo vedi oggi, ma stai vincendo. E forte, anche, perché i falsi obiettivi si mostrano per quelli che sono, il vento freddo della delusione rende tersa l’aria, e hai la possibilità di guardare lontano.
Purché tu lo voglia, e non volti lo sguardo al passato.
Fatti gigante dinanzi agli ostacoli. Poi guarda avanti, e guarda lontano.
Il vero problema è dunque riempire questo nulla, sollevare il velo e vedere cosa c'è sotto, capire il PERCHE’. Se si riesce a fare questa operazione, tutto diviene chiaro. Ma anche se non vi si riesce, in ogni caso si attribuirà il giusto peso alle mille vicissitudini della vita, che ci appariranno non meritevoli della nostra attenzione, tutta presa dal capire come sollevare quel benedetto velo, cioè dall’unica cosa che davvero conti nella nostra vita.
Mah... queste frasi di Hesse mi appaiono sinceramente sempre più mielose e prive di senso. Forse i suoi detrattori lo fanno apposta, a scegliere le più demenziali...
Andasse a parlare dell'atmosfera, del colore e del canto ai lavoratori dell' Ilva, o ai tanti padri di famiglia disoccupati di casa nostra, lo prenderebbero a legnate. Di santa ragione.
Per Lucia: in Val Padana, soprattutto di questi tempi, impossibile l'atmosfera assente. Si taglia a fette. : ))
Ci manca solo quello che si crede Napoleone.