Giuseppe Freda

Nella frase "La realtà imprigiona, la fantasia libera." di Antonio Curnetta
Ogni essere vivente è un CENTRO DI PERCEZIONE.
Ogni essere vivente FILTRA LA REALTA’ A LUI ESTERNA attraverso
1) i MEZZI DI PERCEZIONE che ha a disposizione;
2) la propria CAPACITA’ DI INTERPRETARE E ORGANIZZARE I DATI PERCEPITI.
Ne consegue che ciascuno vive non nella realtà, ma nella realtà come da lui percepita.
Conclusione: ciascuno vive in un suo mondo fantastico, cioè NELLA PROPRIA FANTASIA.
     La fantasia E’ FORZA CREATRICE. Estremamente sviluppata nei bambini, SEMBRA decrescere via via con l’aumentare dell’età, per la necessità, che ciascuno sempre più pressantemente avverte, di conformarsi al modo di vedere, agire e sentire comune, che è quella sorta di minimo comune multiplo in cui consiste la “dimensione sociale”.
     Ma in realtà ciascuino di noi CONTINUA AD ESSERE non la propria ragione, ma la propria FANTASIA.
     Anche la FILOSOFIA altro non è che una TRASPOSIZIONE RAZIONALE DEL MONDO FANTASTICO DI CIASCUNO. Così è anche per la TUA filosofia.
     Il processo PERCEZIONE – FANTASIA – RAGIONE rappresenta una RILEVANTE PERDITA DI ENERGIA VITALE.
      L’energia vitale è infatti tutta nella percezione.
      Saremmo esseri infinitamente più progrediti se fossimo in grado di percepire la realtà quale essa E’. Se fossimo cioè in grado di esistere e di vivere nella consapevolezza che i colori non esistono se non nel nostro cervello; che le cose che apparentemente ci circondano altro non sono che onde; che l’Universo intero è fatto di spirito, e non di materia; che la m0rte non esiste se non come trasformazione dell’energia vitale di cui ciascuno di noi è costituito; che esiste una ASSOLUTA UNITA’ di tutto ciò che esiste, uomini, animali, piante, pietre e stelle compresi.
       Fantasia e ragione sono tentativi di organizzazione della percezione; ma se percepissimo più profondamente dove ci troviamo e chi siamo, avremmo infinite possibilità in più di formarci un quadro meno discosto dalla realtà. Perché avremmo una materia prima migliore.
       So che non condividerai ciò che sto dicendo.
       Ma vedi, mio caro amico Vincenzo, io non sono legato a definizioni umane, ma a ciò che PERCEPISCO. Allo stesso modo in cui vedo la tastiera su cui sto scrivendo, VEDO le cose che ti sto dicendo. E le descrivo.
       Quanto all’ESSERE… se non lo si percepisce, cercarlo diviene macchinoso, se non assolutamente inutile.
11 anni e 11 mesi fa
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Nella frase "È quando arrivi alla fine che capisci che..." di Anonimo
" E' " complicata, Yang Tzu. Se non lo fosse, gli obiettivi non si troverebbero alla fine (se non del cannocchiale); ma, soprattutto, il tutto (cioè l'assoluto) non si porrebbe costantemente (e violentemente) dentro di noi.
11 anni e 11 mesi fa
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