Giuseppe Freda
Nella frase "Dobbiamo avere fede che la ragione produca la..." di Abraham Lincoln
Le fonti romane (Digesto di Giustiniano) definiscono il diritto naturale come "quod natura omnia animalia docuit"(ciò che la natura ha insegnato a tutti gli esseri viventi). Esso, sempre secondo le medesime fonti, si sostanzia nell' "honeste vivere, alterum non laedere, suum cuique tribuere" (vivere onestamente, non danneggiare l'altro, dare a ciascuno il suo). In pratica, il diritto naturale è quel diritto (ideale) che corrisponde alle generalissime regole morali universalmente riconosciute. Il diritto positivo, invece, è il "ius in civitate positum" (diritto stabilito nella città, cioè nella società): esso purtroppo si discosta dal diritto naturale, sino, talora, a divergerne totalmente. Perché? Perché, come dianzi dicevo, questo è il pianeta delle scimmie, ed è già tanto che vi sia un diritto che più o meno tuteli la gente contro le più macroscopiche sopraffazioni.
12 anni fa
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