E' vero che la sincerità fa sì che molte persone si allontanino. Ma questo è secondo me molto importante, perché è un asettico automatismo capace di eliminare, in maniera "incruenta", zavorra inutile dalla nostra vita di relazione. Finché, naturalmente, rimane zavorra inutile: perché talora accade che i "fuggitivi" si rendano conto di tante belle cose, e si riavvicinino, nel qual caso ci raggiunge, insieme al loro riavvicinarsi, la soddisfazione di aver dato un esempio che è valso a qualcosa.
12 anni e 7 mesi fa
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Caro Paolo, ciascuno di noi dà alle parole "rispetto" ed "amore" un significato molto soggettivo. Ciò che conta sono i fatti: e, nei fatti, da quanto dici, mi sembra che tu ami o rispetti gli animali probabilmente come e più di tante altre persone.
La natura che ci circonda (e quando parlo di natura parlo dell'Universo intero, a partire dalle galassie infinite per proseguire con le stelle, con il nostro pianeta e ogni forma di vita da esso ospitata) fa parte di noi, "è" noi. Questa non è assolutamente un'asserzione di tipo sentimentale o poetico, ma un dato di fatto: TUTTO ciò che ci circonda non solo è il nostro habitat, ma è la nostra matrice, la "fabbrica" da cui siamo usciti.
Non dobbiamo quindi, perché sarebbe un assurdo, assumere nei riguardi della natura un atteggiamento di terzietà o di estraneità: l'atteggiamento giusto è viceversa, a mio avviso, sentire e scoprire dentro noi stessi i mille fili diversi che ci collegano alla natura e ad ogni sua espressione: individuarli, ripulirli, farli vibrare come corde di mille strumenti che suonano, pur con toni diversi, la medesima musica.
Per questi motivi, ritengo estremamente valida razionalmente. oltre che spiritualmente, la visuale espressa da San Francesco nel Cantico delle creature: quanto poi agli animali, a mio avviso il giusto atteggiamento è ritenerli nostri fratelli, in quanto frutto del medesimo grembo materno. E quanto dico degli animali vale anche per le espressioni del regno vegetale, ed anche per le pietre stesse, giacché siamo costituiti anche di minerali, come ben sai.
Come in tutte le famiglie, esistono naturalmente fratelli maggiori e fratelli minori. Noi siamo maggiori rispetto ad alcuni, minori rispetto ad altri (esisteranno nell'Universo schiere infinite di esseri più perfezionati i noi); ma la sostanza del discorso non muta, anzi deve condurci in ogni caso ad amare i nostri fratelli.
Questa è la mia visione delle cose relativamente a questa questione. Potrei naturalmente essere molto più preciso e scendere in diversi dettagli; ma ho voluto qui esprimere solo il succo del mio sentire al riguardo.
12 anni e 7 mesi fa
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Viviamo in un villaggio globale grande quanto l'intero pianeta. I mezzi di comunicazione consentono di conoscere in tempo reale ogni tipo di notizia. Le TV tendono a fare "audience": e dunque a stupire più che informare.
Ti sei mai chiesta, Aurora, perché in alcuni periodi sembra che le donne non possano uscire per strada senza subire violenze, e in altri non se ne parla più? E' semplice: perché le redazioni dei telegiornali si riuniscono intorno a un tavolo, e viene deciso a quale tipo di notizie, tra le migliaia che provengono in redazione, dare maggiore spazio: insomma, di quale argomento "fare spettacolo".
Trenta o quarant'anni fa, il "caldo killer" non esisteva; e bastava un'amaca e un cubetto di ghiaccio per sopravvivere serenamente all'estate...
Conclusione: i pazzi e le pazzie di ogni genere ci sono sempre stati. Non c'era invece il sadismo irresponsabile e insensibile di certa stampa e televisione. E' questo uno dei bubboni più gravi di questa nostra povera società confusa e frastornata.
Ecco: come auspicavi, è passato qualcuno da questa frase, e ha espresso il suo punto di vista. : ))))
12 anni e 8 mesi fa
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Meglio sarebbe forse che si amasse un pò meno, e davvero.
Buona Pasqua a tutti.
(*****)
La natura che ci circonda (e quando parlo di natura parlo dell'Universo intero, a partire dalle galassie infinite per proseguire con le stelle, con il nostro pianeta e ogni forma di vita da esso ospitata) fa parte di noi, "è" noi. Questa non è assolutamente un'asserzione di tipo sentimentale o poetico, ma un dato di fatto: TUTTO ciò che ci circonda non solo è il nostro habitat, ma è la nostra matrice, la "fabbrica" da cui siamo usciti.
Non dobbiamo quindi, perché sarebbe un assurdo, assumere nei riguardi della natura un atteggiamento di terzietà o di estraneità: l'atteggiamento giusto è viceversa, a mio avviso, sentire e scoprire dentro noi stessi i mille fili diversi che ci collegano alla natura e ad ogni sua espressione: individuarli, ripulirli, farli vibrare come corde di mille strumenti che suonano, pur con toni diversi, la medesima musica.
Per questi motivi, ritengo estremamente valida razionalmente. oltre che spiritualmente, la visuale espressa da San Francesco nel Cantico delle creature: quanto poi agli animali, a mio avviso il giusto atteggiamento è ritenerli nostri fratelli, in quanto frutto del medesimo grembo materno. E quanto dico degli animali vale anche per le espressioni del regno vegetale, ed anche per le pietre stesse, giacché siamo costituiti anche di minerali, come ben sai.
Come in tutte le famiglie, esistono naturalmente fratelli maggiori e fratelli minori. Noi siamo maggiori rispetto ad alcuni, minori rispetto ad altri (esisteranno nell'Universo schiere infinite di esseri più perfezionati i noi); ma la sostanza del discorso non muta, anzi deve condurci in ogni caso ad amare i nostri fratelli.
Questa è la mia visione delle cose relativamente a questa questione. Potrei naturalmente essere molto più preciso e scendere in diversi dettagli; ma ho voluto qui esprimere solo il succo del mio sentire al riguardo.
Ti sei mai chiesta, Aurora, perché in alcuni periodi sembra che le donne non possano uscire per strada senza subire violenze, e in altri non se ne parla più? E' semplice: perché le redazioni dei telegiornali si riuniscono intorno a un tavolo, e viene deciso a quale tipo di notizie, tra le migliaia che provengono in redazione, dare maggiore spazio: insomma, di quale argomento "fare spettacolo".
Trenta o quarant'anni fa, il "caldo killer" non esisteva; e bastava un'amaca e un cubetto di ghiaccio per sopravvivere serenamente all'estate...
Conclusione: i pazzi e le pazzie di ogni genere ci sono sempre stati. Non c'era invece il sadismo irresponsabile e insensibile di certa stampa e televisione. E' questo uno dei bubboni più gravi di questa nostra povera società confusa e frastornata.
Ecco: come auspicavi, è passato qualcuno da questa frase, e ha espresso il suo punto di vista. : ))))