Giuseppe Freda

Nella frase "Un buon metro di giudizio, ma non infallibile..." di Paul Mehis
Sin dal principio il mondo fu rigidamente e spietatamente diviso dal buon Dio in due classi sociali: gli illuminanti (di solito falsi: falsi scienziati, falsi poeti, falsi filosofi, falsi profeti, falsi dottori, falsi politici, falsi tuttologhi) e gli illuminati (proni ad ogni baggianata proveniente dai primi).
    Ne venne creata però, a richiesta di un arcangelo birichino, una terza: quella dei livellanti (altrimenti detti volgarmente beffeggianti: su questo sito ne conosco due, uno amico e l'altro nemico, di cui non faccio i nomi; più un terzo attualmente però nella condizione di livellante "allievo").
    Io, pur apparendo ai superficiali colto e serioso, appartengo alla terza delle due classi (sic), e dunque me ne stra-rido, anzi me ne stra-foffo (come insegna uno dei due sopra citati circa il buon Buffon) delle sue illuminazioni e della sua "livella"; giacché mia principale occupazione è per l'appunto il "livellare", e la livella ce l'ho... " incorporata ".
12 anni e 8 mesi fa
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Nella frase "Non so se ti ho amata tanto o poco, nel modo..." di Paul Mehis
Ciao Giulio, bentornato.  : )))))))
12 anni e 9 mesi fa
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Nella frase "Il manager è un killer che fa un altro mestiere." di Enrico Tartagni
La tua precisazione è esatta, Paolo. Io mi riferivo soprattutto all'azienda Stato e alle mille pseudo spa e holdings statali privatizzate con unico azionista il Tesoro (Poste, Ferrovie ecc.) fiorite come funghi dopo l'affossamento dello Stato sociale di diritto.
    Tuttavia anche nel campo privato il manager non è sicuramente uno strumento di giustizia sociale, ma un dipendente dell'azienda, che deve obbedire. Gli stipendi milionari di tanti manager, cresciuti sempre più negli ultimi anni (ci sono manager che guadagnano quanto 500 lavoratori messi insieme) sono uno spettacolo indecoroso... Il concetto di giustizia sociale e in genere di "sociale" è ormai sparito dal mondo occidentale: nella corsa sfrenata alla produttività ed al denaro, non si tiene presente che l'azienda deve essere al servizio dell'uomo e non viceversa. Ma questo è un altro discorso, e mi rendo conto che la colpa non è degli individui, ma del sistema.
    A carico degli individui però vi è senza dubbio, secondo me, la sete di denaro, successo e potere, che salvo rarissime eccezioni prevale sulla rettitudine e sui princìpi. E ricordo Montanelli, che, senza essere nè di destra nè di sinistra nè di centro ,ma solo un uomo libero, anziché farsi servo a 90 anni seppe andarsene sbattendo la porta. Di gente così ne è rimasta poca. Anzi: nel panorama dei "manager" attuali io non ne vedo, per quanto tecnici essi possano essere.
12 anni e 8 mesi fa
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