Giuseppe Freda

Questa frase non mi piace.
La verità è che i sistemi "democratici" moderni non sono vera democrazia, perché un mandato IN BIANCO quinquennale non può assolutamente significare attribuzione del potere al popolo.
Quanto al controllo di ciò che la gente pensa, esso, tipico per il passato dei regimi autoritari, è oggi tipico di ogni struttura statale e di potere in genere, tramite il controllo dei mass media.
Se intendo bene, infine, la visione di una religione di Stato come cornice che delimiti un pensiero accettabile negli Stati democratici è del tutto aberrante; la forza della religione come struttura di potere è ben più ampia, e di millenni preesistente la nascita delle "democrazie" occidentali.

Flavia, se Dio intervenisse là dove può intervenire l'uomo, dove sarebbe la LIBERTA' dell'uomo?? Approfondisci il problema del rapporto tra Provvidenza e libertà, e vedrai che i conti tornano alla perfezione.

A proposito dei valori, non sono d'accordo con l'opinabilità degli stessi. Questa opinabilità viene prima accennata da Gaetano ("qualsiasi essi siano"), poi ribadita dal Cataldo (chi stabilisce il valore dei valori?)
    In diritto, è nota la distinzione tra diritto naturale e diritto positivo. Il diritto positivo è il ius in civitate positum, cioè quello che risulta dalle fonti normative che esistono in ogni ordinamento (leggi, regolamenti, ecc.); il diritto naturale, a monte, è un complesso di regole generalissime poste alla base della convivenza sociale, "quod natura omnia animalia docuit" (ciò che la natura insegnò a tutti gli animali, uomo compreso). Orbene in effetti, se parliamo di regole della convivenza sociale, anche il diritto naturale diviene qualcosa di opinabile. Esistono le più diverse varietà di usi e costumi. Esistono società tribali in cui il miglior luogo di sepoltura dei cari estinti viene ritenuto lo stomaco dei loro parenti...
     Tuttavia, alla stessa maniera in cui l'uomo è progredito scientificamente, E' INDISPENSABILE che si sforzi di progredire anche moralmente, o sarà la fine. DEVONO esistere, Vincenzo, valori non opinabili. L'onestà; il non ledere i diritti dell'altro; il riconoscere a ciascuno ciò che gli spetta (honeste vivere, alterum non laedere, suum cuique tribùere), sono valori essenziali in ogni società. VALORI SOCIALI, DICO.
     Poi ci sono valori individuali. E anche su questi esistono parametri precisi per decidere cosa valga di più o di meno. Ne accenno solo uno: NON FARE AD ALTRI CIO' CHE NON VORRESTI FOSSE FATTO A TE. Vedi Vincenzo, secondo me è questo principio fondamentale uno dei punti su cui io e il tuo Nietszche non potremo mai andare d'accordo. Ma non voglio trascinare il discorso sulle filosofie, e il mio accenno si ferma qui.

Gaetano, lo sai, vero, che c'è un Urania il cui titolo è preso da un racconto intitolato "il dilemma di Benedetto XVI", racconto di molto antecedente l'elezione di Ratzinger al pontificato?
Precognizione?? Comunque un caso singolare!!  L'hai letto??  : )))))

E invece no, Vincenzo. Nulla è più CONCRETO dell'amore IN AZIONE. L'amore in azione è aiuto, è conforto, è condivisione, è compagnia sulla strada della vita, è coesione... Senza amore il mondo non potrebbe esistere. Addirittura ciascuno di noi esseri umani deve la vita ad un atto di amore... Più concreto di così...

(glub...)