Basterebbe il solo Borsellino per tappare la bocca a Creso circa la Magistratura.
Eppure mezza Italia è con lui.
Nella credulità del popolo italiano è sempre stata la radice di tutti i suoi mali.
13 anni e 6 mesi fa
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Est faber suae quisque fortunae...
Sono d'accordo con Rossella.
Ho sempre lottato contro il destino, modificandolo a mio piacimento.
Ma... era ed è appunto questo il mio destino.
13 anni e 6 mesi fa
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Dana, l'equilibrio è ristabilito, in virtù di quella fratellanza cui deve sempre cedere ogni discordanza di vedute.
Con un commento personale nulla di male sarebbe accaduto: ti saresti solo procurata altre lodi e carmi. Nulla di più.
Ma da una lode non ti esimo (ce l'ho da tempo... nella voluta barocca): per tradurre in italiano un verso di una famosa canzone napoletana, i tuoi sono occhi parlanti: "ragionano" senza parlare.
(La canzone è... http://www.youtube.com/watch?v=Py-YtPWIZ0I ).
Vedila: te l'ho proposta proprio in versione video "ad hoc". : )))
13 anni e 6 mesi fa
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E' da tempo che vedo questa come l'unica soluzione razionale del problema.
Bada che non si tratta di filosofia (anche la filosofia non raggiunge la verità concettuale se non soggettivamente) ma di un procedimento razionale di tipo logico-matematico, sulla base di un unico presupposto indimostrabile: che non si voglia permanere nell'oscurantismo barbaro delle miriadi di verità soggettive, assiomi, dèi, eccetera.
In quanto razionalità, è un fatto, e non c'è da crederci, sarebbe come chiedere: credi tu che 2+2=4. o che i pianeti si muovano su orbite ellittiche intorno al Sole?...
Non c'entra Einstein in particolare, ma un'altra necessità di cui la scienza moderna solo ora, con l'avvento dll'informatica, comincia a rendersi conto: la necessità di un approccio interdisciplinare ai problemi, insieme alla necessità di semplificare il più possibile.
Se tu vedi, in questo breve ragionamento rientrano nozioni scientifiche, storiche, filosofiche, religiose: se noi vogliamo giungere a risolvere i problemi più seri, c'è bisogno di una super scienza, che prenda da ciascuna branca specialistica non solo scientifica, ma anche filosofica e umanistica, IL SUCCO della ricerca e della scoperta, e metta, tutto insieme, a disposizione del pensiero. In altro commento (non so più dove) riferivo questo procedimento a qualcosa di molto analogo al gioco delle perle di vetro di Hesse.
Viceversa, abbiamo finora assistito ad assoluta incomunicabilità, anche solo e semplicemente terminologico, ad es. tra scienza e filosofia, o tra scienza e fede, o tra filosofia e fede, e via discorrendo.
In questo senso, certo, c'entra anche Einstein; ma solo come una delle tante voci del concerto.
E sulle nostre gambe camminano chiacchiere pronte a defilarsi per molto meno che farsi ammazzare.
Eppure mezza Italia è con lui.
Nella credulità del popolo italiano è sempre stata la radice di tutti i suoi mali.
Sono d'accordo con Rossella.
Ho sempre lottato contro il destino, modificandolo a mio piacimento.
Ma... era ed è appunto questo il mio destino.
Con un commento personale nulla di male sarebbe accaduto: ti saresti solo procurata altre lodi e carmi. Nulla di più.
Ma da una lode non ti esimo (ce l'ho da tempo... nella voluta barocca): per tradurre in italiano un verso di una famosa canzone napoletana, i tuoi sono occhi parlanti: "ragionano" senza parlare.
(La canzone è... http://www.youtube.com/watch?v=Py-YtPWIZ0I ).
Vedila: te l'ho proposta proprio in versione video "ad hoc". : )))
Bada che non si tratta di filosofia (anche la filosofia non raggiunge la verità concettuale se non soggettivamente) ma di un procedimento razionale di tipo logico-matematico, sulla base di un unico presupposto indimostrabile: che non si voglia permanere nell'oscurantismo barbaro delle miriadi di verità soggettive, assiomi, dèi, eccetera.
In quanto razionalità, è un fatto, e non c'è da crederci, sarebbe come chiedere: credi tu che 2+2=4. o che i pianeti si muovano su orbite ellittiche intorno al Sole?...
Non c'entra Einstein in particolare, ma un'altra necessità di cui la scienza moderna solo ora, con l'avvento dll'informatica, comincia a rendersi conto: la necessità di un approccio interdisciplinare ai problemi, insieme alla necessità di semplificare il più possibile.
Se tu vedi, in questo breve ragionamento rientrano nozioni scientifiche, storiche, filosofiche, religiose: se noi vogliamo giungere a risolvere i problemi più seri, c'è bisogno di una super scienza, che prenda da ciascuna branca specialistica non solo scientifica, ma anche filosofica e umanistica, IL SUCCO della ricerca e della scoperta, e metta, tutto insieme, a disposizione del pensiero. In altro commento (non so più dove) riferivo questo procedimento a qualcosa di molto analogo al gioco delle perle di vetro di Hesse.
Viceversa, abbiamo finora assistito ad assoluta incomunicabilità, anche solo e semplicemente terminologico, ad es. tra scienza e filosofia, o tra scienza e fede, o tra filosofia e fede, e via discorrendo.
In questo senso, certo, c'entra anche Einstein; ma solo come una delle tante voci del concerto.