(interessantissima questa scaramuccia "de sensualitate" tra donne. Forse finalmente ci capirò qualcosa, della misteriosa "capa" femminile. Per ora, faccio nettamente il tifo per Asterope, anche perché è sola contro due, e poi quel punto interrogativo...è un grosso handicap. Però: 9,46 di media in 171 voti...questo è un altro mistero...).
13 anni e 6 mesi fa
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Di che ti meravigli?? C'è in Italia, al giorno d'oggi, una ultra-proliferazione di ignoranti e mediocri. Le persone che valgono qualcosa cambiano aria. Anche perché gli ignoranti e i mediocri, tra intrallazzi vari, finiscono con l'andare moooooolto più avanti di loro. Ormai la situazione è irreversibile: tra mediocri di destra, di sinistra e di centro, nei posti chiave ci sono solo MEDIOCRI. Ciechi guidano ciechi. In TUTTI i campi (salvo il pallone,e quegli altri pochi campi in cui se una cosa non la sai fare, tutti lo vedono chiaro).
E quindi: a tuo figlio l'Università (materia scientifica, immagino), se appena puoi, fagliela fare all'estero, in modo che possa poi lavorare agevolmente all'estero. Qui non c'è futuro.
13 anni e 6 mesi fa
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La percezione di Dio può coinvolgere completamente il cuore e la mente insieme, fino ad amplificare oltre misura le facoltà umane, ed a rendere la stessa razionalità dell'uomo specchio fedele della mente di Dio.
13 anni e 6 mesi fa
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Dario, posso darti un consiglio?
Fregatene per ora della Chiesa-apparato, non lasciartene scandalizzare, e approfondisci da un lato la vita e il pensiero di Gesù (basta il Vangelo e le due lettere di San Giovanni), per l'altro la vita di qualche Santo.
Poi ritieni per certo che questa è la vera Chiesa: Gesù, l'amore e i santi.
Infine, fai le pulci alla Chiesa-apparato. E sferzala quanto più ti pare. Perché ne ha bisogno.
Hai una vita davanti per questo percorso.... : ))
Io porrei questa frase, anziché in prospettiva statica, cioè fuori dal tempo, in una prospettiva dinamica, collegata cioè al nostro vivere e fare esperienza delle cose e di noi stessi.
E la muterei così: la vita deve essere ricerca di un buon motivo per cui vivere, e anche morire, ove occorra.
Perché le motivazioni nascono dalla vita vissuta; e un buon motivo, chi non lo ha oggi, può sempre averlo domani o dopodomani.
Inoltre questa ricerca, già di per sé sola, è sin dall'inizio della vita cosciente un ottimo motivo per vivere.
Nell'economia generale dell'Universo, non esistono nè esisteranno mai estreme conseguenze, se non un mirabile equilibrio, nel che è insita la stessa possibilità che la creazione perduri. In questa ottica, senza quel contrappeso la forza che aggrega non potrebbe dilatarsi nell'infinita molteplicità dei mondi.
Nella realtà individuale, viceversa, ed anche in quella locale particolare, esiste un costante tendere al perfezionamento e all'amore, che si traduce in progredire costante.
Ma non esistono due poli: il polo è unico, ed è l'Amore. Odio e male sono al suo inconsapevole servizio: ostacoli da superare per i cavalli che corrono sulla infinita prateria della vita.
La nostra società, sempre più volta all'approssimazione, al rapido, al preconfezionato, induce superficialità anche nella individuazione dei valori, nella ricerca e nell'autoanalisi.
Ne deriva che nel falso bene può esservi ipocrisia, ma spesso vi è solo errore.
Si crede di aver toccato il cielo, e invece si è toccato solo il soffitto.
Anche perché ormai quasi tutti quelli che volano, in questa follìa di società mediatica occidentale, sono solo mosche, e mancano pietre di paragone che godano di una qualche visibilità..
Invito tutti a gettare via la TV, che nel mercimonio del marketing e dell' "audience", in un orrendo minestrone di volgarità, menzogne, frasi fatte e falsi ideali appiattisce sempre di più a livelli di analfabetismo intellettuale e morale la levatura nostra e dei nostri cari.
Flavia, per fare uscire il 10 devi mettere sulla estrema destra della stellina solo la punta del dito indice della manina. Se ci metti tutta la mano, verrà sempre fuori un nove. (Ho ormai il terrore dei tuoi 10.... : )))))
Quanto alla frase di Roberta, almeno quanto al diritto penale, l'ideale sarebbe la rieducazione. Il nostro sistema del diritto penale è un misto di rieducazione e punizione, gestito macchinalmente da un apparato prossimo al collasso. Un vero e proprio tritatutto. Povero chi ci capita.
E quindi: a tuo figlio l'Università (materia scientifica, immagino), se appena puoi, fagliela fare all'estero, in modo che possa poi lavorare agevolmente all'estero. Qui non c'è futuro.
Fregatene per ora della Chiesa-apparato, non lasciartene scandalizzare, e approfondisci da un lato la vita e il pensiero di Gesù (basta il Vangelo e le due lettere di San Giovanni), per l'altro la vita di qualche Santo.
Poi ritieni per certo che questa è la vera Chiesa: Gesù, l'amore e i santi.
Infine, fai le pulci alla Chiesa-apparato. E sferzala quanto più ti pare. Perché ne ha bisogno.
Hai una vita davanti per questo percorso.... : ))
E la muterei così: la vita deve essere ricerca di un buon motivo per cui vivere, e anche morire, ove occorra.
Perché le motivazioni nascono dalla vita vissuta; e un buon motivo, chi non lo ha oggi, può sempre averlo domani o dopodomani.
Inoltre questa ricerca, già di per sé sola, è sin dall'inizio della vita cosciente un ottimo motivo per vivere.
Nella realtà individuale, viceversa, ed anche in quella locale particolare, esiste un costante tendere al perfezionamento e all'amore, che si traduce in progredire costante.
Ma non esistono due poli: il polo è unico, ed è l'Amore. Odio e male sono al suo inconsapevole servizio: ostacoli da superare per i cavalli che corrono sulla infinita prateria della vita.
Ne deriva che nel falso bene può esservi ipocrisia, ma spesso vi è solo errore.
Si crede di aver toccato il cielo, e invece si è toccato solo il soffitto.
Anche perché ormai quasi tutti quelli che volano, in questa follìa di società mediatica occidentale, sono solo mosche, e mancano pietre di paragone che godano di una qualche visibilità..
Invito tutti a gettare via la TV, che nel mercimonio del marketing e dell' "audience", in un orrendo minestrone di volgarità, menzogne, frasi fatte e falsi ideali appiattisce sempre di più a livelli di analfabetismo intellettuale e morale la levatura nostra e dei nostri cari.
Quanto alla frase di Roberta, almeno quanto al diritto penale, l'ideale sarebbe la rieducazione. Il nostro sistema del diritto penale è un misto di rieducazione e punizione, gestito macchinalmente da un apparato prossimo al collasso. Un vero e proprio tritatutto. Povero chi ci capita.