Giuseppe Freda

Nella frase "Non posso perdere l'unica cosa che mi mantiene..." di Paulo Coelho
Ma figurati, Lucia, se io metto in dubbio il valore della speranza. Ma ripeto: in quel nascere, venir ferita, morire e resuscitare vedo solo un effetto scenico, nulla di più.    Bastava dire: spero e non smetterò mai di sperare, perché la speranza è un elemento essenziale al sentire ed all'agire umano.
Si vede invece nell'aforisma proposto un'immagine esageratamente retorica che viene quasi a sostituirsi al concetto fondamentale, già estremamente profondo nella sua semplicità, qualificandolo falsamente in quel nascere, ferirsi, morire e rinascere che non significano un bel niente.
Lucia: ti è mai morta all'imbrunire, la speranza???   : ))
La speranza non muore mai, morirà solo con noi.
13 anni e 6 mesi fa
Nella frase "I'm lovin' it. Lo amo." di Mc Donald's
Questa frase ha un che di equivoco, sia in senso più ampio nella lingua originale, sia in senso più tecnico e specifico nella traduzione italiana che la accompagna.
E mi verrebbe da commentare:
"Te piace 'o Presepio, eh?" (De Filippo, Natale in casa Cupiello)
13 anni e 3 mesi fa
Nella frase "Nessuno è nato sotto una cattiva stella; ci..." di Dalai Lama
Di modi di guardar male il cielo ve ne sono evidentemente diversi, e non tutti riconducibili alla convinzione di esser nati sotto cattive stelle.
11 anni e 1 mese fa
Nella frase "L'uomo superiore comprende la giustizia e la..." di Confucio
Parole di fuoco..
13 anni e 6 mesi fa
Nella frase "La necessità fa l'uomo ladro. O venditore..." di Giorgio Faletti
La solita ineffabile frase del giorno.
13 anni fa
Nella frase "Ogni istante è eternità, perché l'eternità può..." di Paramhansa Yogananda
Avevo un amico che esprimeva lo stesso concetto con le parole "Il Padre Eterno prima li fa, e poi se li scorda".   : ))
13 anni fa
Nella frase "Il fenomeno d'essere è un appello all'essere..." di Jean-Paul Sartre
: )))))))))))))))))))))))))
Allora: vediamo di rispondere con ordine e precisione.
     Circa le "domande di un lettore operaio", io ho detto che la filosofia ha fatto la storia; non che i filosofi hanno fatto la storia. Bisogna cioè rendersi conto che i filosofi nascono dai tempi, non i tempi dai filosofi: perché ogni filosofo è filosofo del suo tempo, ed esprime gli umori e le idee portanti del suo tempo, enunciandole in un sistema coerente ed esplicito. Detto in altri termini: il filosofo è la punta dell'iceberg, ma sotto il livello dell'acqua c'è il grosso dell'iceberg, o se vuoi l'humus fertile nel quale il filosofo ha trovato le sue radici. Alla stessa maniera, l'humus fertile di Alessandro, Cesare, Filippo di Spagna, Federico II e tanti altri fu l' entusiasmo delle masse popolari che prestarono loro ascolto, obbedienza o fiducia.  Quindi il "gioiello" è "migliore" solo perché riesce a rendere manifesto, in maniera coerente ed organica, il frutto che le sue radici producono; ma sono evidentemente quelle radici, di rabbia, gioia, intelligenza o dabbenaggine che sia (nei vari casi), a fare la storia. NESSUN UOMO HA MAI FATTO LA STORIA: ciò è forse accaduto solo in campo scientifico, ma neanche ne sono sicuro, perché certe idee, in certi tempi, sono "nell'aria". Insomma: la storia la fanno le idee e i sentimenti, non singoli uomini..
11 anni e 4 mesi fa