La virgola (meglio però sarebbero i due punti) non renderebbe il concetto gran che meno nebuloso di quanto sia.
Ma per questa tua osservazione in verità ti dico, Yang, che tu conosci l'italiano meglio di molti altri; giacché esso vive non di sole virgole, ma anche di verbi, di soggetti, di predicati, di complementi, eccetera; e, a monte, di CONCETTI CHIARI, che tu possiedi. :))
Certo, alcuni tipi di paura sono istintivi: derivano dal nostro bagaglio ancestrale, sono strumenti di difesa affinatisi nella memoria collettiva della nostra specie (e di altre): roba che non va assolutamente nè sottovalutata, nè repressa, perché ci aiuta a sopravvivere.
Istinto e paura non sono, credo, antitetici: tra le tante paure possibili, esistono tipi di paura di carattere istintivo.
Esistono poi paure di carattere patologico (tipiche quelle connesse alle crisi di panico), che è impossibile vincere una volta instauratasi l'escalation della crisi. Qui si tratta di problemi chimici, per i quali ci andrei piano a riconnetterne la scomparsa (spesso connessa a trattamenti farmacologici) a concetti come quello di saggezza.
Si può tranquillamente essere saggi soffrendo di malattie nervose: non vedo preclusioni. Indro Montanelli era un fulgido esempio al riguardo.
Perché sia meglio inteso: "Baffone" è il soprannome con cui i partenopei chiamavano Stalin, il dittatore sovietico munito di enormi baffi. La venuta di "Baffone" avrebbe, nell'immaginario popolare, posto fine ad ogni iniquità e sopruso, facendo finalmente trionfare ordine, giustizia sociale e legalità, non senza un pizzico di rivoluzione. Secondo la campana avversa, "Baffone" divorava i bambini, oltre che preti, monache e benpensanti....
Vorrei rispondere alla mia amica giosc.
Nelle parole di Gesù Cristo, esiste quella che in matematica si chiama una corrispondenza biunivoca tra l'amore per il prossimo e l'amore di Dio. Essi sono equiparati: amare Dio significa amare il prossimo (che significa: tutti, indistintamente), e viceversa amare il prossimo significa amare Dio.
Il motivo di questa corrispondenza biunivoca è semplice, e insieme grandioso: Dio risiede dentro ciascuno di noi. Ciascuno di noi, anche il più infame dei criminali, ci è fratello in questo portare dentro di sé la scintilla divina, che è poi Dio stesso.
Non è un imporsi all'altro, giosc: è un rendersi servitore dell'altro. Cristo non è venuto per imporre alcunché, ma per servire. "Siate come me, che sono mite ed umile di cuore".
Quanto all'essere ricambiata, ti sembra poco l'amore di Dio? Portare Dio dentro di te? Siamo noi che dobbiamo ricambiare questo dono. L'amore dei nostri fratelli, di tutti, già lo abbiamo con noi, perché abbiamo l'amore di Dio. Non dobbiamo fare altro che diventare soggetti di amore, questo è tutto: perché oggetto lo siamo già, in tutti i momenti della nostra vita.
Non è uno scherzo. E' la sostanza, il succo, il senso della vita.
Quando ad un'idea si fa l'abitudine, viene spontaneo escludere l'ipotesi che essa possa essere sbagliata.
Secondo me il neo capitalismo, il tasso di crescita, lo spread, la globalizzazione, l'Europa dell'euro e dei banchieri e la stessa (pseudo)democrazia dei nostri tempi sono alcune di queste idee.
Ma finirà anche questa fase.
Finirà a maz*zate.
Sicuramente.
Bella scoperta.
Anche le giornate iniziano senza luce e finiscono senza luce; e così anche l'universo è iniziato senza questo nostro mondo, e finirà senza di lui.
E le musiche? Anche la più bella sinfonia è preceduta e seguita dal silenzio.
L'inesistenza precede e segue l'esistere di tutte le cose.
Forse il problema di ciò che esiste non è l'inesistenza che precede e segue la sua esistenza, ma la natura e il perché della sua esistenza...
Ma per questa tua osservazione in verità ti dico, Yang, che tu conosci l'italiano meglio di molti altri; giacché esso vive non di sole virgole, ma anche di verbi, di soggetti, di predicati, di complementi, eccetera; e, a monte, di CONCETTI CHIARI, che tu possiedi. :))
Istinto e paura non sono, credo, antitetici: tra le tante paure possibili, esistono tipi di paura di carattere istintivo.
Esistono poi paure di carattere patologico (tipiche quelle connesse alle crisi di panico), che è impossibile vincere una volta instauratasi l'escalation della crisi. Qui si tratta di problemi chimici, per i quali ci andrei piano a riconnetterne la scomparsa (spesso connessa a trattamenti farmacologici) a concetti come quello di saggezza.
Si può tranquillamente essere saggi soffrendo di malattie nervose: non vedo preclusioni. Indro Montanelli era un fulgido esempio al riguardo.
E sulle nostre gambe camminano chiacchiere pronte a defilarsi per molto meno che farsi ammazzare.
Nelle parole di Gesù Cristo, esiste quella che in matematica si chiama una corrispondenza biunivoca tra l'amore per il prossimo e l'amore di Dio. Essi sono equiparati: amare Dio significa amare il prossimo (che significa: tutti, indistintamente), e viceversa amare il prossimo significa amare Dio.
Il motivo di questa corrispondenza biunivoca è semplice, e insieme grandioso: Dio risiede dentro ciascuno di noi. Ciascuno di noi, anche il più infame dei criminali, ci è fratello in questo portare dentro di sé la scintilla divina, che è poi Dio stesso.
Non è un imporsi all'altro, giosc: è un rendersi servitore dell'altro. Cristo non è venuto per imporre alcunché, ma per servire. "Siate come me, che sono mite ed umile di cuore".
Quanto all'essere ricambiata, ti sembra poco l'amore di Dio? Portare Dio dentro di te? Siamo noi che dobbiamo ricambiare questo dono. L'amore dei nostri fratelli, di tutti, già lo abbiamo con noi, perché abbiamo l'amore di Dio. Non dobbiamo fare altro che diventare soggetti di amore, questo è tutto: perché oggetto lo siamo già, in tutti i momenti della nostra vita.
Non è uno scherzo. E' la sostanza, il succo, il senso della vita.
Secondo me il neo capitalismo, il tasso di crescita, lo spread, la globalizzazione, l'Europa dell'euro e dei banchieri e la stessa (pseudo)democrazia dei nostri tempi sono alcune di queste idee.
Ma finirà anche questa fase.
Finirà a maz*zate.
Sicuramente.
Anche le giornate iniziano senza luce e finiscono senza luce; e così anche l'universo è iniziato senza questo nostro mondo, e finirà senza di lui.
E le musiche? Anche la più bella sinfonia è preceduta e seguita dal silenzio.
L'inesistenza precede e segue l'esistere di tutte le cose.
Forse il problema di ciò che esiste non è l'inesistenza che precede e segue la sua esistenza, ma la natura e il perché della sua esistenza...