C'è gente che il trascendente lo mangia a colazione... : ))))))
Comunque, Vicié, è la prima volta che ti sento dire che il truce baffone in qualcosa ha sbagliato.
Lo ritengo un grosso risultato. Un evento storico, per il quale in verità sacrifico volentieri un Kant cui poi non tenevo un granché.
Tu solo 5 filosofi non mi devi toccare: Parmenide, Zenone l'eleatico, (non il cizico), Pitagora, Socrate e Diodoro Crono. Il resto te lo incarto a un tanto al chilo... : )))
Esiste un grande, enorme limite della scienza: essa ricerca la verità con il solo mezzo della RAZIONALITA'.
Ma l' essere umano non è fatto solo di razionalità: è fatto anche di sentimenti, di obiettivi, di FINI.
Facciamo un esempio pratico.
Fa certamente parte del nostro bagaglio di conoscenze l'aver compreso come poter riuscire a volare, sia dentro che fuori dell'atmosfera terrestre.
Tuttavia volano aerei civili, sonde scientifiche interplanetarie, ma anche aerei militari che sganciano bombe, e potenzialmente missili a testata nucleare.
La differenza tra il far volare gli uni o gli altri non dipende dalla scienza, ma dai fini che ci proponiamo.
Ebbene, siamo sicuri che nel concetto di conoscenza e di VERITA' rientri solo l'aspetto razionale della faccenda, cioè il "come si fa a a far volare un velivolo", e non anche LA SCELTA su cosa far volare, e a qual fine?
Diceva Socrate, più di 2000 anni fa, che la vera ed unica conoscenza possibile coincide con la VIRTU'. Cioè col controllo dei fini.
E' su questa linea, secondo me, che si potrà giocare non solo il progredire delle conoscenze, ma anche la sopravvivenza stessa del genere umano.
La conoscenza scientifica positivista è meccanicistica: è dotta, ma non sapiente. La vera sapienza sarà un giorno in grado di controllare sia i mezzi che i fini: i primi tramite la razionalità, i secondi tramite l'evoluzione spirituale, che rende l'essere umano incapace di fare il male.
In definitiva: se l'uomo è fatto di razionalità e di fini, perché pensare che l'Universo sia COMPRENSIBILE solo mediante la razionalità? E' questo, secondo me, il gravissimo errore della scienza moderna.
Il ricordo vola ad una biondissima, bellissima e delicatissima dolce Ofelia dai gusti truculenti che al ristorante prendeva sempre bistecca al sangue. Sempre: la cosa che le piaceva di più. E io rabbrividivo, pensando a quale reale distanza di tempo e di usanze ci separasse dall'età della pietra.
Anche questa frase è filosofia.
Ma non è inutile e fine a se stessa.
E' utile come punto di riferimento, anche se solo polemico.
QUESTO E' LA FILOSOFIA: è il pensiero umano, non potrai mai liberartene salvo che tramutandoti in bruto.
Cosa in verità non tanto difficile: ultimamente riesce a molte persone.
Charles, non vi è dubbio che quanto tu dici sia vero. Appare ed è infatti assurdo che, mentre tutti concordiamo su alcuni profondi princìpi morali, all'atto pratico perduri tra gli esseri umani il prevalere dell'egoismo e della sopraffazione in luogo dell'empatia e della cooperazione.
Questo invece, stranamente, non avviene per molte specie animali: basti pensare alle formiche, alle api, ma anche agli uccelli... Perché??? Beh, a mio avviso il motivo è che l'essere umano, essendo infinitamente più complesso a livello psicologico individuale (basti pensare al volume della nostra scatola cranica), necessita di stimoli molto superiori e profondi per riconoscersi parte di un tutto unico e non entità individuale. Ma sono convinto che prima o poi quella stessa evoluzione che ci ha portati a reggerci su due zampe, a perdere la coda e ad incrementare il volume della nostra scatola cranica ci condurrà allo sviluppo di organi sensoriali in grado di farci percepire come nostro, o comunque come intollerabile, il dolore altrui; e non parlo del dolore dei soli esseri umani, ma di tutto ciò che è vivente nell'universo. Dico questo perché, anche se in numero minimo, vi sono già alcuni che percepiscono queste cose; e l'evoluzione, o "mutazione" che dir si voglia, comincia sempre così: prima alcuni, poi sempre di più, poi moltissimi, fino ad arrivare a tutti o quasi.
Questo tipo di mutazione potrebbe condurci ad eliminare il male ed il dolore dalla faccia della Terra, perché diverrebbe la nostra prima necessità. Ma non credo sia l'unico tipo di mutazione possibile. A mio avviso tutta intera la gamma di quelle che oggi vengono chiamate percezioni extrasensoriali rientra nel novero di ciò che sarà, chissà quando, l'uomo di domani.
Nessun limite. Appena avrò terminato di fare ciò che devo (maioliche da dipingere per il figlio entro il giorno 9, ripetizioni di matematica al nipotino e grandi pulizie nonché riordino di casa in attesa di ospiti: spero di riuscire a far tutto) tornerò, e ti risponderò esaurientemente come sempre. Ma... ti seguo sempre con la coda dell'occhio... non sgarrare !!! : ))
Comunque, Vicié, è la prima volta che ti sento dire che il truce baffone in qualcosa ha sbagliato.
Lo ritengo un grosso risultato. Un evento storico, per il quale in verità sacrifico volentieri un Kant cui poi non tenevo un granché.
Tu solo 5 filosofi non mi devi toccare: Parmenide, Zenone l'eleatico, (non il cizico), Pitagora, Socrate e Diodoro Crono. Il resto te lo incarto a un tanto al chilo... : )))
Ma l' essere umano non è fatto solo di razionalità: è fatto anche di sentimenti, di obiettivi, di FINI.
Facciamo un esempio pratico.
Fa certamente parte del nostro bagaglio di conoscenze l'aver compreso come poter riuscire a volare, sia dentro che fuori dell'atmosfera terrestre.
Tuttavia volano aerei civili, sonde scientifiche interplanetarie, ma anche aerei militari che sganciano bombe, e potenzialmente missili a testata nucleare.
La differenza tra il far volare gli uni o gli altri non dipende dalla scienza, ma dai fini che ci proponiamo.
Ebbene, siamo sicuri che nel concetto di conoscenza e di VERITA' rientri solo l'aspetto razionale della faccenda, cioè il "come si fa a a far volare un velivolo", e non anche LA SCELTA su cosa far volare, e a qual fine?
Diceva Socrate, più di 2000 anni fa, che la vera ed unica conoscenza possibile coincide con la VIRTU'. Cioè col controllo dei fini.
E' su questa linea, secondo me, che si potrà giocare non solo il progredire delle conoscenze, ma anche la sopravvivenza stessa del genere umano.
La conoscenza scientifica positivista è meccanicistica: è dotta, ma non sapiente. La vera sapienza sarà un giorno in grado di controllare sia i mezzi che i fini: i primi tramite la razionalità, i secondi tramite l'evoluzione spirituale, che rende l'essere umano incapace di fare il male.
In definitiva: se l'uomo è fatto di razionalità e di fini, perché pensare che l'Universo sia COMPRENSIBILE solo mediante la razionalità? E' questo, secondo me, il gravissimo errore della scienza moderna.
Ma non è inutile e fine a se stessa.
E' utile come punto di riferimento, anche se solo polemico.
QUESTO E' LA FILOSOFIA: è il pensiero umano, non potrai mai liberartene salvo che tramutandoti in bruto.
Cosa in verità non tanto difficile: ultimamente riesce a molte persone.
Questo invece, stranamente, non avviene per molte specie animali: basti pensare alle formiche, alle api, ma anche agli uccelli... Perché??? Beh, a mio avviso il motivo è che l'essere umano, essendo infinitamente più complesso a livello psicologico individuale (basti pensare al volume della nostra scatola cranica), necessita di stimoli molto superiori e profondi per riconoscersi parte di un tutto unico e non entità individuale. Ma sono convinto che prima o poi quella stessa evoluzione che ci ha portati a reggerci su due zampe, a perdere la coda e ad incrementare il volume della nostra scatola cranica ci condurrà allo sviluppo di organi sensoriali in grado di farci percepire come nostro, o comunque come intollerabile, il dolore altrui; e non parlo del dolore dei soli esseri umani, ma di tutto ciò che è vivente nell'universo. Dico questo perché, anche se in numero minimo, vi sono già alcuni che percepiscono queste cose; e l'evoluzione, o "mutazione" che dir si voglia, comincia sempre così: prima alcuni, poi sempre di più, poi moltissimi, fino ad arrivare a tutti o quasi.
Questo tipo di mutazione potrebbe condurci ad eliminare il male ed il dolore dalla faccia della Terra, perché diverrebbe la nostra prima necessità. Ma non credo sia l'unico tipo di mutazione possibile. A mio avviso tutta intera la gamma di quelle che oggi vengono chiamate percezioni extrasensoriali rientra nel novero di ciò che sarà, chissà quando, l'uomo di domani.