Dario, è solo razionalità.
Ripercorri il ragionamento: o vi trovi un errore logico, oppure la conclusione è quella e non può essere che quella.
Non si tratta di un'opinione, quindi non può essere melensa.
Di melenso, viceversa, si può parlare quanto ai tanti commenti pseudo-umoristici che vedo in giro: veri esercizi di insulsaggine incomprensibile, cui ho deciso di non più partecipare.
La storia sembra marciare verso gruppi etnico-politici sempre più vasti. Prima o poi si arriverà agli Stati Uniti del mondo. Ma questo non sarà di per sé un fatto positivo: potrà anche coincidere con il massimo dell'asservimento del genere umano.
C'è una sola speranza: che cambi l'uomo. Ma non con dottrine, idee e chiacchiere. Ne stiamo facendo da millenni, e nulla è cambiato.
Io sogno una mutazione che possa dotare l'uomo di percezioni superiori, tra cui quella del dolore altrui. Se tutti percepissimo il dolore degli altri, e ne soffrissimo personalmente, il nostro primo obiettivo sarebbe eliminarlo dalla faccia della Terra. E le nazionalità (che sono una ricchezza) potrebbero tranquillamente rimanere.
13 anni e 6 mesi fa
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Sono d'accordissimo per i sentimenti negativi (odio, rancore, invidia eccetera): lì bisogna addirittura evitare che nasca anche il pur minimo venticello.
Ma quanto ai sentimenti positivi (che sono sempre fatti di amore: per la persona amata, per i propri cari, per il prossimo, per i propri ideali, per Dio), la posta in palio, cioè quel cielo terso, è talmente alta, che vale la pena di affrontare qualsiasi tempesta.
Anzi: addirittura di andarsela a cercare.
Se ci pensi, solo questo può dare un senso alla vita.
13 anni e 6 mesi fa
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Ripercorri il ragionamento: o vi trovi un errore logico, oppure la conclusione è quella e non può essere che quella.
Non si tratta di un'opinione, quindi non può essere melensa.
Di melenso, viceversa, si può parlare quanto ai tanti commenti pseudo-umoristici che vedo in giro: veri esercizi di insulsaggine incomprensibile, cui ho deciso di non più partecipare.
Qualcuno lo vede più in giro, lo Stato? Io no. Vedo solo gaglioffi.
C'è una sola speranza: che cambi l'uomo. Ma non con dottrine, idee e chiacchiere. Ne stiamo facendo da millenni, e nulla è cambiato.
Io sogno una mutazione che possa dotare l'uomo di percezioni superiori, tra cui quella del dolore altrui. Se tutti percepissimo il dolore degli altri, e ne soffrissimo personalmente, il nostro primo obiettivo sarebbe eliminarlo dalla faccia della Terra. E le nazionalità (che sono una ricchezza) potrebbero tranquillamente rimanere.
Ma quanto ai sentimenti positivi (che sono sempre fatti di amore: per la persona amata, per i propri cari, per il prossimo, per i propri ideali, per Dio), la posta in palio, cioè quel cielo terso, è talmente alta, che vale la pena di affrontare qualsiasi tempesta.
Anzi: addirittura di andarsela a cercare.
Se ci pensi, solo questo può dare un senso alla vita.
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