Tutte le persone, anche quelle che possono apparire le peggiori, hanno un altissimo valore (talora solo potenziale, ma pur sempre altissimo valore), ragion per cui nessun valore che loro si attribuisca è mai esagerato.
Il vero problema è invece che spesso desideriamo dagli altri e proiettiamo su di loro qualità, possibilità, speranze, conforti e in genere orizzonti di felicità che in realtà possiamo trovare solo in fondo a noi stessi. Ciò che insomma tu esprimi col termine "aggrapparsi".
La delusione (prima o poi immancabile) di queste aspettative è però in realtà molto salutare, perché di solito genera una ruminazione interiore che conduce a trovare in se stessi i tesori e le consolazioni che si cercavano altrove.
Tutto ciò, lungi dal portare a una situazione di misantropo isolamento, conduce invece a trovare, oltre che le proprie radici, anche le radici degli altri e dell'universo intero; con lo splendido risultato di non caricare più di prospettive egoistiche il proprio rapporto con gli altri, e di riuscire ad amare in maniera per un verso più altruista, per l'altro esente da ogni aspettativa, e quindi da ogni possibilità di cocente delusione.
10 anni e 4 mesi fa
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Il grave errore di gran parte dell'ateismo è concepire Dio come un QUALCUNO superiore a noi, creatore, signore, eccetera, e basta. Una sorta di despota dotato di potere. Ma per forza che, in questo caso, sarebbe solo dio. Come invece dice San Giovanni nel lungo brano che citavo, Dio E' amore, cioè la grande equazione è Dio = amore. E' l'amore il frangi flutti tra il credere e il non credere; non la ragione, che serve più o meno a fare solo la nota della spesa, o poco di più... : )))
L'amore è la via all'imitazione di Dio, cioè alla divinizzazione dell'uomo: nel che si compendia il destino glorioso di ciascuno di noi...
Chiedo scusa a Domenica Borghese, attendendo peraltro di conoscere la sua opinione sulla mia interpretazione della frase.
10 anni e 5 mesi fa
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Il termine "spe*cu*laz*ione", nel senso in cui lo usi, ha il significato di "ricerca dottrinale, con*templa*zione inte*llett*uale avente fini meramente teorici"; in senso esteso, ha il significato di medit*azio*ne o di pensiero.
10 anni e 5 mesi fa
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Il vero problema è invece che spesso desideriamo dagli altri e proiettiamo su di loro qualità, possibilità, speranze, conforti e in genere orizzonti di felicità che in realtà possiamo trovare solo in fondo a noi stessi. Ciò che insomma tu esprimi col termine "aggrapparsi".
La delusione (prima o poi immancabile) di queste aspettative è però in realtà molto salutare, perché di solito genera una ruminazione interiore che conduce a trovare in se stessi i tesori e le consolazioni che si cercavano altrove.
Tutto ciò, lungi dal portare a una situazione di misantropo isolamento, conduce invece a trovare, oltre che le proprie radici, anche le radici degli altri e dell'universo intero; con lo splendido risultato di non caricare più di prospettive egoistiche il proprio rapporto con gli altri, e di riuscire ad amare in maniera per un verso più altruista, per l'altro esente da ogni aspettativa, e quindi da ogni possibilità di cocente delusione.
L'amore è la via all'imitazione di Dio, cioè alla divinizzazione dell'uomo: nel che si compendia il destino glorioso di ciascuno di noi...
Chiedo scusa a Domenica Borghese, attendendo peraltro di conoscere la sua opinione sulla mia interpretazione della frase.