Giuseppe Freda

Nella frase "I grandi spiriti hanno sempre incontrato l..." di Albert Einstein
Da quanto tu stessa dici, la qualifica di "grande mente" si acquisisce nella considerazione altrui, in seguito alla verificata esattezza di una certa idea. Meglio sarebbe, a mio avviso, parlare di IDEE giuste e di idee sbagliate; le idee, infatti, sia pure ex post e alla prova dei fatti, possiamo giudicarle; le persone no: esse divengono "grandi" o "mediocri" nella nostra mente, a seguito di una trasposizione per cui mutiamo il giudizio sui fatti e sulle idee in giudizio sulle persone. Ciò ci conduce a crearci  MITI che non giovano alla realtà e verità delle cose, e oltre tutto sono non di rado soggetti a crollare, con grande nostro danno e disappunto.
     Considerazioni analoghe devono, a mio avviso, valere quanto a Rol, Natuzza Evola e Padre Pio. La prima cosa da fare al riguardo è documentarsi APPROFONDITAMENTE sui fatti e sulle idee; cosa non semplice, perché si tratta di studiare approfonditamente oceani di testimonianze e di scritti. Ciò fatto, bisogna poi distinguere i fatti dalle idee. Potrebbe infatti anche darsi, per usare il tuo esempio, che la bilocazione sia un fenomeno comune sia ai santi che ai diavoli, e semmai anche a persone comuni particolarmente dotate; : )) anzi, ritengo probabile che così sia... Dopo di che si può passare a formulare delle ipotesi, che però rimangono SEMPRE E SOLO ipotesi, che bisogna essere pronti a cambiare ove emergano elementi nuovi che non rientrino nel quadro ipotizzato.
     Si può, certo, evitare queste tormentose ricerche sospendendo il giudizio; ma bisogna tenere ben presente che, quando la sospensione del giudizio si accompagna alla sospensione o addirittura all'evitamento della ricerca, dipende da un disinteresse per i problemi, e non dalla necessità razionale di non emettere giudizi prima di aver indagato.
     La certezza è un'altra cosa: essa dipende non da ciò che si pensa, ma da ciò CHE SI E' E SI VIVE. Noi non potremo mai descrivere un colore o un profumo a chi non ha vista o odorato per vedere e sentire. Potremo certo dire che il colore blu cielo risponde alla tale lunghezza d'onda dello spettro elettromagnetico; ma vedere il cielo è tutt'altra cosa.
     Quanto infine ai misteri, vero è che rimangono misteri finché non siano risolti; ma è anche vero che, per risolverli, bisogna formulare ipotesi, vedere se riescono a spiegarli, e se non ci riescono formularne di nuove. Lasciare i misteri nello stato di misteri altro non è che abbandono o sospensione della ricerca: cosa che può anche essere salutare quando si è stanchi... ma poi subentra la "spasmodica curiosità" di cui parlavi, e si riprende a cercare. Perché il mistero, come diceva proprio lo stesso Einstein, è la cosa più bella con cui possiamo entrare in contatto:
www.pensieriparole.it/aforismi/arte/frase-10329
10 anni e 4 mesi fa
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Nella frase "Una nuvola bianca non ha una strada propria..." di Osho
Mah....
10 anni e 2 mesi fa
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Nella frase "Ogni giorno di più, mi convinco che lo..." di Gustavo Adolfo Rol
Scusami se te lo dico, ma... mi hai letto maluccio, Sergio... :) Non ho detto che maggiore è l'intelletto e maggiori sono le smanie di potere: ho detto "rischiano di essere" (ovviamente e sottinteso: se vi sono). E se vi sono, purtroppo, l'acculturamento non le fa cessare, ma costituisce un'ulteriore arma nelle mani di chi ce l'ha, quelle smanie. E' del resto esperienza comune che spesso persone molto evolute intellettualmente sono meschine, legate al denaro, maliziose, eccetera; mentre molti cosiddetti "ign0ranti" sono tra le persone moralmente migliori. Il punto è che l'intelletto è un MEZZO, mentre la moralità attiene ai FINI; e dunque se i fini sono negativi, i mezzi verranno male utilizzati, e potenzieranno le negatività.
    Satana è intelligentissimo, coltissimo e un vero gentleman. : )) (Non sto scherzando: veste sempre in doppiopetto, negli ambienti "in".  : ))
    Quanto a Dio (e ringrazio al riguardo Margherita di averlo scritto con la maiuscola, giacché scriverlo con la minuscola è una contraddizione in termini sia logicamente che linguisticamente), mi sembra evidente che Dio non c'entri nulla con l'uso che NOI facciamo della nostra libertà. Accanto a veri e propri mostri umani, di cui sono pieni la storia e le cronache, vi sono infatti tanti esseri umani che di quel libero arbitrio fanno l'uso migliore: tra di noi, insieme a tanti demoni, vi sono anche tanti veri e propri angeli.
     Senza il libero arbitrio, non avremmo identità: viaggeremmo col pilota automatico, o saremmo noi stessi degli automi. Viceversa, col libero arbitrio spesso accade che ne facciamo cattivo uso; ma è colpa nostra, non di Dio. Ciò che accade su questa Terra dipende (e deve dipendere) da noi, non da Dio.
     Esiste tuttavia un intervento di Dio nella storia, e anche nelle cose dei singoli uomini. Questo intervento (per chi ci crede o lo ha sperimentato) consiste nel far sì che anche dal male e dagli errori peggiori sortisca, prima o poi, il bene: una sorta di... riciclaggio dei rifiuti umani (anziché urbani) di cui Lui solo è capace. : ))
10 anni e 4 mesi fa
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Nella frase "Mancanze. Quando, da difetti, diventano assenza..." di Violetta Serreli
Quanto meno profondi e più superficiali sono i sentimenti, tanto più le ferite si attutiscono in zuccherose e spesso solo ostentate nostalgie. Viceversa, certe ferite possono mutarsi in veri e propri lutti se i sentimenti erano molto profondi. Lutti che naturalmente riguardano non una persona, ma una creatura comune, un arco voltaico spezzato, una magia irripetibile perduta per sempre.
10 anni e 5 mesi fa
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