Roberto Garro

Caro mio, tu allora non conosci la mia ex, a quante cose ho ceduto per quel visino imbronciato.

Dolcissima.

Nel 2005 passai una notte di Natale solo, avevo perso la sera stessa il mio amore, fuso il motore della macchina in autostrada e mi ero fatto 14 Km a piedi sotto la pioggia che cadeva copiosa ... stavo male, ho fatto pena anche ad una meretrice. Già, il Natale può essere la notte più bella e più difficile nella vita di un essere umano. Ti sento.

Leggendo queste cupe parole hai saputo però rievocare un tenero amore. Bello, mi fà sorridere.

Bella, non smettere mai di cercare e di sognare

A volte, mi sono accorto, si dice la verità come per lavarsi via dalle responsabilità, come a rinunciare di continuare, per come si suol dire "chiamarsene fuori" ... ma allora mi chiedo, che cos'è la verità?

Silvana, tu non sei riuscita a dire a tuo padre quel che stava succedendo, ma non hai mentito, e cosa più importante non ti sei nascosta, io sono un ex-tossicodipendente, ed in quanto di verità nascoste, trafugate e distorte, ne sò qualcosa. Ora la cosa che credo più significativa, non è tanto ciò che scegliamo di dire o di fare, quello, leggendo i vari commenti, che credo sia più significativo, è il forte desiderio e consapevolezza di esserci, a volte oscuriamo parti della vita per non soffrire o per non far soffrire, quello che credo giusto è di farlo per esserci, per restare, per non fuggire, non mentire, ma aiutare anche se questo connubio di parole può sembrare paradossale.

Ci vuole un forte cuore per sopportare il peso della verità, e non tutti ne hanno, spesso si vuole solo una coperta calda.

Così esenziale che esplode di parole forse non dette, forse appena sussorate.

Grazie, è una delle frasi a cui mi sento più legato e spero di restarlo per sempre.