Io non rinnego mai la ricerca, la scoperta e la verità. Rinnego l'intangibile e l'indimostrabile e vivo non cercando appoggio in cose che non vedo reali e dimostrate. Non credo in un altra vita perché non ne ho prove tanginbili e reali. Tutte le prove che mi vengono porte non sono ripetibili (che strano), sono indizi (forse) di cose sconosciute su cui indagare, ma non dimostrano nulla.
La barbarie di questa società non è legata alla mancanza di spiritualità. É legata alla paura dell'altro e del diverso, ognuno si rifugia sempre più nel suo mondo senza cercare il contatto con l'altro e senza cercare di capire le ragioni di altri.
Per quanto mi riguarda, nella mia mancanza di credo (e non di pensiero attivo), cerco di essere nel mondo. Non ho bisogno che sia un dio a dirmi che devo aiutare gli altri se è possibile, lo faccio perché quel qualcuno ed io siamo parte di una società che esiste e per esistere DEVE avere una reciprocità di azioni. Non intendo con ciò che mi aspetto qualcosa da quel qualcuno, mi aspetto solo che aiutando la mia società essa cresca in positivo. Per potermi porre nel mondo e gradire di esso non ho bisogno di una spiritualità divina, non ho bisogno di un dio che mi punisca o mi promuova. Ho il bisogno della società intorno e so che facendone parte devo farla funzionare.
Quando dico che non credo, non dico che non cerco, o che, di fronte all'evidenza, nego. Dico solo che nessuno fino ad oggi mi ha dimostrato l'esistenza di vite oltre questa o di demoni ed angeli o altre cose che se non dimostrate, per me, sono solo fantasie della mente umana, o peggio corbellerie inventate da qualcuno per carpire la fede dell'uomo.
Ho "paura" di non esserci più domani, ma non cerco di placare quest'angoscia con entità non dimostrabili.
Non gradisco questo accusare gli atei di correre il rischio di lascare l'umanità all'età della pietra! Piuttosto rivolgerei quest'accusa a chi ha bruciato e/o torturato chi credeva che la Terra non fosse il centro dell'universo ...
Personalmente non sono dalla parte negazionista, anche se posso apparirlo, ma continuo ad essere razionale e non accettare cose che non mi siano dimostrate.
Per quanto riguarda la spiritualità dell'uomo so che essa esiste perché la sento e la vedo. Ognuno di noi ha in sé la potenza del suo pensiero che guida le azioni e va oltre la semplice comprensione dei fenomeni che percepiamo. Siamo in grado di immaginare mondi fantastici, universi paralleli, siamo in grado di dare "umanità" alle cose, ma da quì ad asserire che i nostri pensieri e le nostre ipotesi siano realtà ci vuole un grande passo: la dimostrazione. Senza questa ultima cosa io non posso credere nulla.
12 anni e 5 mesi fa
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Leggendo la storia, cara Margherita, mi sovviene che più i poteri diventano forti, più la società - prima o poi - si arma violentemente contro di loro ...
12 anni e 5 mesi fa
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Il problema è fare arrivare "figli" non corrotti dal modus vivendi della politica attuale; che poi ci siano gli avversari figli degli squali non è un grosso problema finchè si potrà scegliere.
Il problema è quando, per l'accidia passata, non potremo più scegliere!!!
12 anni e 5 mesi fa
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Questo mio scritto non parla di tempo che uccide. Parla di tempo che si muove intorno a noi e dei "colori" che ci fa vivere.
Ciao!
La barbarie di questa società non è legata alla mancanza di spiritualità. É legata alla paura dell'altro e del diverso, ognuno si rifugia sempre più nel suo mondo senza cercare il contatto con l'altro e senza cercare di capire le ragioni di altri.
Per quanto mi riguarda, nella mia mancanza di credo (e non di pensiero attivo), cerco di essere nel mondo. Non ho bisogno che sia un dio a dirmi che devo aiutare gli altri se è possibile, lo faccio perché quel qualcuno ed io siamo parte di una società che esiste e per esistere DEVE avere una reciprocità di azioni. Non intendo con ciò che mi aspetto qualcosa da quel qualcuno, mi aspetto solo che aiutando la mia società essa cresca in positivo. Per potermi porre nel mondo e gradire di esso non ho bisogno di una spiritualità divina, non ho bisogno di un dio che mi punisca o mi promuova. Ho il bisogno della società intorno e so che facendone parte devo farla funzionare.
Quando dico che non credo, non dico che non cerco, o che, di fronte all'evidenza, nego. Dico solo che nessuno fino ad oggi mi ha dimostrato l'esistenza di vite oltre questa o di demoni ed angeli o altre cose che se non dimostrate, per me, sono solo fantasie della mente umana, o peggio corbellerie inventate da qualcuno per carpire la fede dell'uomo.
Ho "paura" di non esserci più domani, ma non cerco di placare quest'angoscia con entità non dimostrabili.
Non gradisco questo accusare gli atei di correre il rischio di lascare l'umanità all'età della pietra! Piuttosto rivolgerei quest'accusa a chi ha bruciato e/o torturato chi credeva che la Terra non fosse il centro dell'universo ...
Personalmente non sono dalla parte negazionista, anche se posso apparirlo, ma continuo ad essere razionale e non accettare cose che non mi siano dimostrate.
Per quanto riguarda la spiritualità dell'uomo so che essa esiste perché la sento e la vedo. Ognuno di noi ha in sé la potenza del suo pensiero che guida le azioni e va oltre la semplice comprensione dei fenomeni che percepiamo. Siamo in grado di immaginare mondi fantastici, universi paralleli, siamo in grado di dare "umanità" alle cose, ma da quì ad asserire che i nostri pensieri e le nostre ipotesi siano realtà ci vuole un grande passo: la dimostrazione. Senza questa ultima cosa io non posso credere nulla.
Il problema è quando, per l'accidia passata, non potremo più scegliere!!!