Scritta da: Chiara Micellone
Le troppe preoccupazioni ne creano una in più: il fegato gonfio.
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Le troppe preoccupazioni ne creano una in più: il fegato gonfio.
Non è vero che le spiegazioni vanno date sempre in ogni caso, le spiegazioni vanno date alle persone che le vogliono sentire. Purtroppo non sempre è così.
Così come non siamo obbligati a mangiare qualcosa che proprio non ci aggrada perché rischieremmo di vomitarlo, non siamo costretti a frequentare qualcuno che ci farebbe buttare fuori l'anima.
Non si dovrebbe scappare da qualcosa che ci fa paura, ci si dovrebbe limitare ad allontanarsi, per capire esattamente cosa ci spaventa e prendere una decisione.
Le grandi preoccupazioni della vita non sono quasi mai oggetto dei nostri pensieri. La maggior parte di noi perde tempo dietro a pensieri futili, lasciandosi sfuggire i grandi momenti della vita. Le grandi catastrofi invece accadono quando meno ce lo aspettiamo, e probabilmente sono sempre state quelle che mai avremmo immaginato, talvolta purtroppo costituiscono il rimedio che non possediamo più, quello che abbiamo utilizzato inutilmente per qualcosa che non aveva importanza.
Vorrei mollare tutto, perché non mi sento all'altezza delle mie scelte. So che tu non lo faresti, ma affronteresti tutto armandoti di un sorriso. Forse qualcosa di te infondo all'anima mi è rimasto, oltre che nel ricordo, forse qualcosa oltre ai tuoi occhi c'è dentro di me, forse è solo lì che aspetta di essere tirato fuori. Perché io ti ricordo così, non con un rosario in mano nella bara, io ricordo la forza del tuo sorriso, e vorrei che questo ricordo si imprimesse in me come un insegnamento, non come tristezza di qualcosa che non c'è più e mai ci sarà più. Vorrei far rivivere in me il tuo sorriso, oltre che nel mio cuore.
Scrivere è in un certo senso afferrare i propri pensieri e tenerli sotto controllo.
È terribile quando si sbiadisce un volto, un momento, senza più riuscire a ricordarlo, domandarsi chi sia quell'estraneo che abbiamo sfiorato. Dimenticare, nelle ore, nei giorni, nei mesi, lungo il tragitto della vita. Il ricordo di dettagli apparentemente importanti, privi di emozioni realmente sentite. Dispiacersi per qualcosa di cui non possiamo sentirci in colpa, un processo naturale al quale non possiamo opporci.
Il miglior modo per ottenere la verità non è farsela raccontare, non è insistere, è aspettare le risposte da parte del tempo. La verità che otteniamo è la verità per eccellenza, talvolta quella che non avremmo mai indovinato, quella che probabilmente gli altri non avrebbero neanche mai potuto pensare o dirci. La verità spesso, non è più né meno che la vita stessa.
Non mi piace saltellare al centro del mondo, mi piace girarci attorno, e prima o poi succede sempre che qualcuno si distragga e alzi la testa.