Scritta da: Chiara Micellone
in Frasi & Aforismi (Sogni)
Non voglio dormire questa notte. Voglio scrivere, sognare, vivere.
Composta giovedì 16 dicembre 2010
Non voglio dormire questa notte. Voglio scrivere, sognare, vivere.
Notte, porti consiglio? È questo che dicono. Io non ci credo. Io di notte non voglio farmi domande, io la notte mi sento viva. Il mondo è mezzo spento e io sono accesa. Non ho bisogno di farmi domande, non ho bisogno di cercare spiegazioni. La notte mi porta certezza, mi da la possibilità di rimandare e di lasciare spazio ai viaggi mentali.
Ogni peccato è relativo, ma cambiare noi stessi lo è sempre e indistintamente. Migliorarci è un dono che facciamo a noi stessi e agli altri, ma distruggere ciò che siamo è il suicidio dell'anima.
È andata come succede spesso a chi sogna troppo: ti attacchi a un mondo che costruisci giorno dopo giorno nella tua mente, che solo lì esiste e proprio per questa ragione nessuno tranne te è in grado di abbattere. Ma è pesante da far cadere, eccome se è pesante, è astratto, eppure così possente. Ti potranno dare i consigli più saggi del mondo su come avere la meglio su quelle fortezze, ma la verità è che o ce la farai da solo oppure sarai tu stesso a crollare. Sognare è meraviglioso, eppure così pericoloso.
Le strade di due persone talvolta si dividono, ma due amici non dovrebbero mai permettere al legame che li unisce di spezzarsi. Ci si dovrebbe interessare a vicenda del percorso dell'altro, se è tortuoso, se l'amico necessita di un po' di acqua, ma questo accade di rado in situazioni simili. Ho visto tante amicizie perdersi così, e adesso sto vedendo la nostra fare la stessa fine. Ci si inventa delle scuse: "non ho abbastanza acqua per tutti e due", "sto faticando troppo per la mia strada per dare una mano anche a te", "sono impegnato nel mio cammino, non posso incontrare il tuo". Tutto questo si traduce in un "non ho tempo per te". E se mai anche un giorno ci si dovesse pentire, ci penserà l'orgoglio a fare la sua parte.
La stabilità interiore è visibile prima di tutto dalla fermezza delle proprie idee.
Non è l'abitudine in sé a essere letale, è l'abitudine che non si vive, quella che ti fa rifugiare nel passato.
Non c'è bisogno di chiedere scusa agli altri a volte, perché i debiti in certi casi restano solamente con il nostro orgoglio. Allora impariamo a perdonarci e prendiamo in mano la nostra vita, dobbiamo dare a noi stessi un'altra possibilità. La vita va avanti, le persone vanno avanti, non ha senso essere prigionieri di se stessi.
L'unica persona che ho sempre aspettato sono io. E quando mi sono ritrovata ho ricominciato a camminare.
La vita non ci guarda in faccia, figuriamoci nel cuore.