Scritta da: Mauro Lanari
Un paziente cronico misura il tempo in mal-anni.
Composta sabato 13 ottobre 2012
Un paziente cronico misura il tempo in mal-anni.
Non c'è più niente da ridere. C'è solo da ridire.
Teologi e confessori insegnano il distinguo fra peccato ed errore: nel primo caso c'è dolo, ossia una coscienza deliberata e un'intenzionalità consapevole di "cadere in tentazione" compiendo un male ch'eppure la propria etica sa riconoscere, mentre nel secondo caso non c'è dolo bensì l'incappare in sbagli dovuti alla perlustrazione di territori morali nuovi, tanto vergini quanto ancora non sminati; è l'inevitabile rischio dell'avanguardia, della ricerca, della sperimentazione inedite. Ma nell'esistenzialismo si dà anche una terza alternativa: è indimostrabile che la realtà sia come la Settimana Enigmistica, che pubblica solo problemi già risolti in partenza. La vita vera potrebbe non ammettere alcuna risposta significativa e decisiva, il che ci condanna al fallimento a prescindere dal dolo o meno, dalla cattiva o buona volontà.
Il perfezionista ambizioso e quello presuntuoso si distinguono per un aspetto sostanziale: il primo ambisce a vivere una spaziotemporalità che gli conceda la perfezione, mentre il secondo è presuntuosamente convinto di disporne già e vorrebbe esprimerla, esternarla, emanarla.
Approfittare dei momenti di stanca come momenti di riflessione? Più facile l'inverso.
Non si coglie più alcun segno dei tempi. Troppa crema anti-age.
L'utopie sociopolitiche falliscono poiché, ignorando l'olismo, manco s'accorgono d'essere intrinsecamente connesse all'utopie cosmiche. Mic e local non cambiano se non cambiano pure mac e global, altrimenti s'avrebbe la coesistenza d'una singolarità universale in completo contrasto con tutta la rimanente realtà.
Dop'aver toccat'il fondo, al danno s'aggiunge la beffa dell'irrisolvibile dubbio sulla scelta da compiere: tornar'a galla o sfondar'il basamento, forse ultim'ostacolo che ci separa da una realtà finalmente migliore? Potremmo pure scoprire ch'ambedue le opzioni sono prive d'efficacia.
I soldi risolvono tutt'i bisogni tranne quelli non risolvibili dai soldi stessi. Per molti tali bisogni sono più che necessari, per altri coincidono con l'inessenziale.
Dop'un certo numero di lutti degl'affetti più cari, la mente crea una propria fossa comune.