Scritta da: Michelangelo (Milo) Da Pisa
Sebbene il dizionario asserisca il contrario, "accontentare" non vuol dire far felice qualcuno, ma donargli un surrogato di serenità.
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Sebbene il dizionario asserisca il contrario, "accontentare" non vuol dire far felice qualcuno, ma donargli un surrogato di serenità.
Il vero coraggio sta nel valorizzare il dolce della presenza senza dover assaggiare necessariamente l'amaro dell'assenza.
Non ho mai respirato in un posto sbagliato in compagnia della persona giusta.
Vestire di parole le emozioni le priva del loro incanto, ecco perché mi accontento di viverle nella loro nudità anziché raccontarle.
Ieri sera mi hanno chiesto se fossi felice. Sarebbe bastato un bicchiere di rum in più per rispondere sì.
E poi ci sono quelle parole di zucchero filato, corpose, dolci, appiccicose, ma al primo morso ti rendi conto che son prive di sostanza e per nulla genuine, lasciandoti in bocca quello strano sapore, un misto tra petrolio e ipocrisia.
Se dal tuo albero tagli la sincerità, la gentilezza, l'educazione, la generosità, l'altruismo, l'amore, non lamentarti quando da questa potatura germoglieranno fiori di plastica.
Pensavo fosse amore e invece era solo un'ottima bottiglia di rum.
È noioso riciclare la plastica, è triste riciclare un regalo, è patetico riciclare un pensiero, ma è squallido riciclare una dedica d'amore.
Chi vede lo sporco in ogni tuo pensiero, probabilmente ti sta puntando il dito con la mano grondante di fango.