Scritta da: Michelangelo (Milo) Da Pisa
in Frasi & Aforismi (Atei)
Dio ha creato l'uomo il sesto giorno. Visti i risultati, evidentemente era già con la testa al weekend.
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Dio ha creato l'uomo il sesto giorno. Visti i risultati, evidentemente era già con la testa al weekend.
Ingabbiare l'amore in una banale definizione è come tentare di catturare un tornado in una boccetta di profumo.
Uomini che affermano che le donne siano tutte uguali, donne che asseriscono che gli uomini siano tutti uguali. Decenni di studi sull'unicità del dna buttati nel cesso.
Per vivere di menzogne occorre avere una grande memoria, per vivere di verità occorre avere delle grandi palle.
L'ammirazione è invidia allo stato embrionale.
Chi nasce tondo non può morire quadrato? Falso! Nell'arco della mia vita sono diventato triangolo isoscele, poi trapezio scaleno, quindi esagono e probabilmente morirò rombo. Sarà che la gente è fissata con i lati, i perimetri, le forme, trascurando l'area, il contenuto, la sostanza.
Ritira l'ancora, alza le vele, la meta è un insignificante dettaglio. Quel che conta è avere il vento in faccia, sempre. E una scia di speranze alle tue spalle che non avrai il coraggio di ammirare. Buon viaggio.
Troppi avvoltoi mascherati da gabbiani e criceti camuffati da leoni. È davvero così dannatamente complicato sovrapporre perfettamente l'apparenza all'essenza?
Quanto sono subdoli, riescono perfettamente a mimetizzarsi nella quotidianità di un oggetto dimenticato nel cassetto, nella banalità delle parole di una canzone che distrattamente passa in radio, nella stanchezza di un tramonto. Restano nascosti nell'oscurità dei vicoli ciechi dell'animo per giorni, mesi, anche delle vite intere per poi palesarsi in tutta la loro sadica maestosità, liquefacendosi e solcando il tuo viso come un aratro arrugginito su terra friabile. Tu sei lì, inerme, a farti travolgere, barchetta di carta nel ruscello, ad osservare stupefatto la tua vita in fiamme e un secchio di lacrime in mano per spegnerle, incapace di ricordare che devi dimenticare. E li chiamano semplicemente ricordi.
Si dice che del cervello si utilizzi solo il 10% delle sue potenzialità, ma resta sempre il cuore l'organo meno utilizzato.