Scritta da: Michelangelo (Milo) Da Pisa
L'estate è il trionfo della pelle, la primavera lo sbocciar d'una speranza, l'autunno un nostalgico incanto, l'inverno un brivido d'essenza.
Composta giovedì 29 maggio 2014
L'estate è il trionfo della pelle, la primavera lo sbocciar d'una speranza, l'autunno un nostalgico incanto, l'inverno un brivido d'essenza.
Se ti affidi al vento emotivo, saprà spargerti tra le crepe di un cuore stanco. È lì che, contro ogni pronostico razionale, splendidamente fiorirai.
Con il trascorrere degli anni la mia esistenza si è trasformata in un'esigente rete a maglie strette, capace di filtrare l'insalubre superfluo, lasciando passare solo nutrienti emozionali.
Madre natura è perennemente incinta d'incanto e dinanzi al vagito di un arcobaleno, al parto di un'alba dal mare, al travaglio lunare, tutti i bambini dai zero ai cento anni strabuzzano gli occhi. Nessuno è immune alla sua meraviglia.
Ho un patto col mare, io gli racconto le mie emozioni e lui le porta alla deriva.
Quando prendo un'indecisione la perseguo fino in fondo. Determinato nel cullare un'esitazione, nessuna certezza, possiedo solo la verità dei miei dubbi, schiacciato dal peso dei perché.
Trovare la forza per rialzarsi, senza mai dimenticare l'odore marcio della terra. Osservare le ferite rimarginate come preziose lezioni. Assaporare le lacrime con il coraggio delle proprie miserie. Chi dimentica il dolore perde un'occasione per imparare la felicità.
Più esibisci e meno hai da mostrare.
Spesso l'onesto è solo un disonesto timido, un immorale che non ce l'ha fatta, un vigliacco timoroso dell'eco delle conseguenze. L'onestà, quella pura, celebra integrità morale anche dinanzi a una platea deserta.
L'essenza del romanticismo, svegliarsi al mattino e ritrovarsi, occhiaie nelle occhiaie.