Scritta da: Michelangelo (Milo) Da Pisa
Di un gatto apprezzo la dolcezza selvatica occultata dietro uno sguardo altèro.
Composta giovedì 16 gennaio 2014
Di un gatto apprezzo la dolcezza selvatica occultata dietro uno sguardo altèro.
La poesia più pura non s'impregna mai d'inchiostro, sarà voce tremante alla mercé esclusiva del suo udito.
Alterno momenti in cui non voglio vedere nessuno ad altri in cui voglio restare solo.
Più che gli ideali, sono i nemici comuni ad avvicinare gli uomini ai propri simili.
Mi affascinano le presunte ovvietà, quelle egregiamente mimetizzate alle spalle di eleganti complessità.
Non mi è chiaro il senso del perder tempo a criticare il raccolto altrui mentre il proprio sta seccando.
Non minacciare gli affetti dell'agnello, sbranerebbe persino il lupo per difenderli.
Un'emozione non esiste finché non la condividi.
Non è che non voglia crescere, è entrata acqua nell'orologio biologico.
Ricorda da dove vieni, raccontalo ovunque vai.